E fu il giorno e fu la notte

E fu il giorno e fu la notte ed il tempo passò lasciando dietro di noi una scia, la nostra storia.

Forse troppo spesso dimentichiamo che le nostre azioni costruiscono la nostra storia.

Le nostre azioni lasciano un segno indelebile dietro di noi, che ci identificherà nel presente e parlerà di noi nel futuro anche quando non ci saremo più.

Credo che tutti noi vorremmo lasciare un ricordo per avere in esso “l’immortalità”.

Dovremmo forse ricordare che il comportamento improbo, la sudditanza al danaro, al potere, alla violenza, generano energie nefaste che daranno al nostro futuro alla nostra “immortalità” nella futura memoria una connotazione negativa e nulla potrà più cancellarla.

I Sacri Testi ci ricordano in continuazione quale è il percorso dell’uomo probo, quali sono le regole che vanno rispettate per avere rispetto, per essere onorati, per diventare“immortali” nel ricordo futuro.

Ricordo futuro che sarà l’esempio per chi ci seguirà e si affiderà al nostro ricordo per avere un modello, un’indicazione sul percorso da seguire pur sulla sua totale libertà di essere esprimendo il dono del libero arbitrio.

IL CINQUE MAGGIO
……

Bella Immortal! benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
Che più superba altezza
Al disonor del Golgota
Giammai non si chinò.

Tu dalle stanche ceneri
Sperdi ogni ria parola:
Il Dio che atterra e suscita,
Che affanna e che consola,
Sulla deserta coltrice
Accanto a lui posò.

ode di Alessandro Manzoni

I nostri figli che abbiamo nutrito con buonismi, con edonismo con illusioni vacue, mancheranno nel costruire il loro futuro di quei valori fondanti della società umana civile rispettosa.

Faranno scelte orientate non verso concrete realtà che costruiranno il futuro per loro, per la loro famiglia, per la loro nazione e per tutti noi, ma si arrampicheranno su fili di fumo che dietro non hanno concretezze e costruzione di solide realtà e che si dissolveranno nel nulla lasciando dietro disperazione, povertà di spirito e di materia, ma il tempo sarà passato ed indietro non si può più tornare.

È questo l’appello che rivolgo a tutti noi, alla politica, alla scuola, ai genitori, certe volte scegliere la via più semplice per quieto vivere, che apparentemente crea meno problemi, ma alla lunga la realtà impatterà su di noi e non saremo pronti perché non abituati alla realtà, ai veri valori ed allora la depressione, lo sconforto ci coglierà sbandandoci verso luoghi e ghetti fatti di solitudine di buio dell’anima.

La rigidità nella scuola, l’esempio corretto della famiglia devono tornare a guidare i nostri figli il nostro futuro per allevare cervelli liberi ed efficienti non effimeri bagliori di un nulla pieno di vuoto.

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