Collevalenza, Madre Speranza di Gesù

 Una vita al servizio dell’Amore Misericordioso

Nascita e giovinezza

Madre Speranza di Gesù, al secolo María Josefa Alhama Valera, nacque a Santomera, in Spagna, il 30 settembre 1893. Fin da giovane, mostrò una profonda devozione religiosa e un forte desiderio di aiutare gli altri. All’età di 22 anni, sentì la chiamata di Dio a consacrarsi alla sua vita e si unì alle Figlie di Maria Immacolata, un istituto religioso Clarettiano.

Fondazione delle Congregazioni dell’Amore Misericordioso

Nel 1930, Madre Speranza fu inviata in Italia, dove fondò le Congregazioni dell’Amore Misericordioso, dedicate all’accoglienza e all’assistenza dei più bisognosi, sia materialmente che spiritualmente. La sua opera si distinse per la sua attenzione ai malati, ai disabili e agli emarginati, offrendo loro non solo cure fisiche ma anche sostegno spirituale e conforto.

Collevalenza: Un luogo di speranza e misericordia

Nel 1947, Madre Speranza si stabilì a Collevalenza, un piccolo borgo in Umbria, dove diede vita a un vero e proprio santuario dell’Amore Misericordioso. Qui, sorse un complesso di strutture dedicate all’accoglienza, alla preghiera e alla formazione spirituale, attirando pellegrini da tutto il mondo.Ella credeva fermamente nell’amore infinito di Dio per ogni persona e nella sua capacità di trasformare anche le situazioni più difficili. Il suo motto, “Gesù, confido in Te!”, divenne un faro per migliaia di persone che trovarono in lei conforto, sostegno e speranza.

Beatificazione e eredità spirituale

Madre Speranza si spense a Collevalenza l’8 febbraio 1983, lasciando dietro di sé un’eredità spirituale di grande valore. Nel 2014 fu beatificata da Papa Francesco, riconoscendo la sua eroicità nella fede e il suo instancabile impegno nel diffondere l’amore misericordioso di Dio.

La storia del Monastero di Collevalenza e il “Miracolo dell’Acqua”

Le origini del Monastero di Collevalenza, situato in Umbria,a pochi chilometri da Todi, risalgono al VI secolo d.C., quando venne fondato da San Benedetto. Nel corso dei secoli, il monastero ha subito diverse modifiche e ampliamenti, diventando un importante centro religioso e culturale.

L’arrivo di Madre Speranza

Nel 1947, Madre Speranza di Gesù, fondatrice delle Congregazioni dell’Amore Misericordioso, giunse a Collevalenza. Mossa dal desiderio di creare un luogo di accoglienza e preghiera, Madre Speranza diede nuovo impulso al monastero, trasformandolo in un santuario dedicato all’Amore Misericordioso di Dio.

Il “Miracolo dell’Acqua”

Da quel giorno, l’acqua di Collevalenza è diventata famosa per le sue presunte proprietà benefiche. Numerose persone affermano di aver ottenuto guarigioni fisiche e spirituali dopo aver bevuto o essersi immersi nell’acqua del santuario. Questi eventi sono spesso raggruppati sotto il nome di “Miracolo dell’Acqua”.

È importante ricordare che la Chiesa Cattolica non si è ancora pronunciata ufficialmente sul presunto carattere miracoloso delle guarigioni associate all’acqua di Collevalenza.

La storia travagliata dell’acqua a Collevalenza: trivelle rotte, fede incrollabile e un “miracolo”

La storia dell’acqua a Collevalenza, legata indissolubilmente al Santuario dell’Amore Misericordioso fondato da Madre Speranza, è ricca di avvenimenti che si intrecciano tra fede, tenacia e, per alcuni, anche un pizzico di miracolo.

Alla ricerca dell’acqua per le piscine:

Nel 1960, Madre Speranza, mossa da una precisa visione mistica, decise di costruire delle piscine per l’immersione dei pellegrini all’interno del santuario. Per alimentare queste piscine, era necessaria una sorgente d’acqua. I lavori per la trivellazione di un pozzo ebbero inizio il 29 aprile 1960, ma ben presto si imbatterono in una serie di difficoltà.

La prima trivella utilizzata si ruppe alla profondità di 12 metri, costringendo i lavoratori a passare a un metodo di scavo alternativo, il pozzo romano. Tuttavia, anche questa tecnica non ebbe successo e, a 22 metri di profondità, si presentavano ulteriori ostacoli.

Un nuovo tentativo e la “grazia” di ritrovare la trivella:

Nonostante le difficoltà, la determinazione di Madre Speranza e la fede dei suoi collaboratori non vacillò. Si decise di chiamare una ditta specializzata in trivellazioni profonde. Dopo un’ulteriore settimana di tentativi infruttuosi, la trivella si ruppe nuovamente, questa volta a 90 metri di profondità.

Secondo i racconti tramandati, Madre Speranza, pur preoccupata, non perse la fede e pregò con fervore. Il giorno successivo, i lavoratori, con grande sorpresa, recuperarono miracolosamente la trivella rotta, perfettamente intatta.

Proseguendo i lavori con rinnovata speranza, a 92 metri di profondità, la trivella finalmente intercettò una falda acquifera. Si susseguirono poi altre falde a 114, 120 e 122 metri, assicurando una fornitura d’acqua abbondante per le piscine.

I lavori per il pozzo e le piscine si conclusero nel dicembre del 1960. Da quel giorno, l’acqua di Collevalenza è diventata un simbolo di speranza e di fede per molti pellegrini, che le attribuiscono proprietà benefiche e curative.

Collevalenza e la Casa del Pellegrino Malato

Un’opera fondamentale di questa istituzione è la Casa del Pellegrino Malato, inaugurata nel 1962. La struttura offre ospitalità e assistenza a pellegrini provenienti da tutto il mondo che si recano a Collevalenza per motivi di salute. La Casa del Pellegrino Malato dispone di:

  • Camereconfortevoli e accessibili ai disabili
  • Servizi sanitari completi, con medici e infermieri a disposizione 24 ore su 24
  • Assistenza spirituale da parte dei cappellani dell’Istituto
  • Momenti di preghiera e di raccoglimento
  • Attività ricreative e di socializzazione

L’atmosfera della Casa del Pellegrino Malato è di accoglienza e di serenità. I pellegrini sono accompagnati nel loro percorso di fede e di guarigione con amore e professionalità.

Oltre all’accoglienza dei pellegrini malati, la Casa del Pellegrino Malato offre anche:

  • Colloqui spirituali con i cappellani dell’Istituto
  • Celebrazioni eucaristiche
  • Sacramenti
  • Possibilità di partecipare a gruppi di preghiera e di catechesi

Per informazioni e prenotazioni:

Informazioni utili per visitare il Santuario:

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