Giornata internazionale della pace, Premio Internazionale “La Rosa D’Oro”, Donne al Centro.

Roma 22 Settembre 2024, presso lo storico Caffè Letterario al 95 di via Ostiense in Roma,

 molto il pubblico presente in gran parte costituito da imprenditori, professionisti, professori universitari, registi e giornalisti della Rai, i diplomi e l’ambita Rosa D’oro sono stati consegnati dall’On. Fabrizio Santori, segretario d’aula dell’assemblea capitolina e dalla presentatrice Angelica Loredana Atton.

Ad ogni insignita del premio “La Rosa D’Oro”, la presentatrice ha chiesto di raccontarci quale è stato il segreto del suo successo,  molte le risposte che hanno messo in risalto quanto il mondo al femminile nel  lavoro e nella società debba trovare con più difficoltà un proprio spazio.

Riportiamo di seguito, alcune di queste risposte.

  • Maria Berardi, artista di molti livelli, impegnata nel sociale e nel mondo degli animali, accompagnata dalla sua cagnolina  una chihuahua di nome Olimpia, ci ricorda che il 2025 sarà l’anno della pace. Noi vogliamo lanciarlo da qui e penso che di pace ce ne sia veramente bisogno e grazie a questo riconoscimento io posso dire a tutti di fare un pensiero su questo ed essere più incisivi possibili e noi donne ritengo che lo abbiamo fatto. Le donne sono al centro  della cultura, dell’amore, delle cose importanti, dei valori importanti, dei valori fondanti della nostra società.
  • Catizzone Andrea, avvocato, da parte mia ci sarà sempre la massima attenzione nei confronti delle donne perché il loro, il nostro mondo ha delle caratteristiche molto particolari, degli ostacoli si creano nei confronti delle donne che a volte sono naturali, ma tanti sono generati dalla società, dal mondo del lavoro. Altri sono consequenziali al fatto che una donna ha degli impegni superiori all’uomo,  soprattutto familiari, e tutto questo genera una difficoltà in più, quindi quando una donna arriva è perché ha dovuto superare molti più ostacoli dell’uomo, questo è evidente. Altre donne che magari fanno quotidianamente il lavoro di aiuto per la crescita della società,
  • e lo fanno con grande spirito di attenzione nei confronti dei loro figli o magari della società in generale. Il loro ruolo chiave è quello che spinge ognuno di noi avanti sosteniamolo con la massima attenzione. Gli uomini soprattutto nei confronti di queste  donne devono aiutarle in questo percorso a crescere di più, questo è quindi un percorso di crescita reciproca.  Apriamo delle porte anche nei confronti delle giovani generazioni che comunque, nonostante tutte le istituzioni facciano tanto per tutelare le donne, soprattutto sul tema della violenza, i casi ci sono, continuano ad esserci, e vorrei che in questo momento di un cosi importante riconoscimento alle donne, possa servire  anche a riflettere su cosa fare di più e meglio per arginare questi fenomeni.
  • D’Ambrosio Federica, giornalista le donne hanno conquistato dei posti di potere, ma con tanta difficoltà, il cammino verso una vera e propria parità è ancora molto arduo e forse lontano e il nostro obiettivo, la nostra conquista penso che sia quella di creare un mondo dove le qualità femminili e le qualità maschili si completano e si arricchiscono a vicenda.
  • Di Pierro Maria Teresa,  musicista in arte Merysse,  innanzitutto volevo esortarvi ad avere sempre coraggio, avere la costanza, la disciplina di continuare a studiare, di continuare a crederci e di essere sempre determinate. Quindi coraggio e disciplina. Penso siano le cose fondamentali.
  • Giancarlo Anna, scrittrice poetessa, quando ero ancora adolescente avevo due amiche.
    che avevano delle problematiche non indifferenti nell’ambito familiare. Già da allora io ho iniziato a darmi da fare, a cercare di aiutarle, a stimolarle, a sostenerle, e darle tanta forza. Perché questo è quello che noi dobbiamo fare. Noi siamo donne. Nel passato tante donne sono state ostacolate, però sono riuscite ad ottenere quello che desideravano. E questo dobbiamo farlo anche noi. Siamo guerriere e come tali ci pieghiamo ma non ci spezziamo.
  • La Rosa Anna Francesca, Oncologia Femminile dell’Annunziata di Cosenza è vero che ci vuole coraggio, il coraggio non si trova subito. Bisogna temprarsi, bisogna credere in se stessi, ma non è facile tante volte, perché io sono sempre stata un po’ insicura. Devo dire che la scrittura ha colorato la mia vita. Io sono, come tu sai, anche scrittrice. La poesia è lo specchio della nostra anima, è ciò che siamo, è ciò che dobbiamo agli altri. Grazie Papà perché era  l’unico che leggeva i miei scritti e mi invitava sempre a pubblicare le cose che scrivevo.
  • Novak Caterina, mezzo soprano e scrittrice, parto dall’istituto “vissi d’arte, vissi d’amore”, che ha sede in Roma. Ha inciso innumerevoli opere, questo premio inaspettato, mi conferma che l’importanza del sogno è fondamentale per ogni essere umano e in particolare le donne non devono mai smettere di sognare e sognando credere nelle proprie potenzialità.
    Quando tutte le nostre potenzialità sono esplicate al meglio di quello che possiamo, noi ritroviamo noi stessi, la nostra vera essenza, che è quella di dare agli altri quello che noi abbiamo.
  • Sparta Maria Antonietta, vice questore di polizia, ho contribuito alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere con il progetto “Questo non è amore”. La rosa è il fiore che più rappresenta la donna, è quello che più rappresenta i vari sentimenti nei confronti della donna. Io parlo per me stessa e credo di essere la portavoce per tutte le altre rappresentanti, donne delle forze dell’ordine, di polizia, guardia di finanza, ecc. ormai noi donne siamo entrate in tutti i corpi dello Stato, quindi dietro tutto questo c’è soprattutto una grandissima passione, quindi il sentimento unico per eccellenza è l’amore, che è quello che spinge una donna. Questa scelta comporta un grandissimo sacrificio, soprattutto quando la donna deve… dover conciliare il proprio ruolo istituzionale con quello di madre. Chi mi vede così adesso non immagina mai quanto sacrificio, quanta forza, quanta determinazione,
    quanta passione, quanti notti insonni, quanti pasti saltati.  Io quando i bambini erano piccoli non sono mai andata ad accompagnarli a scuola, dovevo essere altrove in servizio. Dedico questa rosa alla mia famiglia, perché è quella che maggiormente si è sacrificata, alla mia istituzione, alla Polizia di Stato, perché grazie a questa istituzione io ho realizzato la mia personalità, ho fatto il lavoro per il quale mi sentivo attratta, appassionata, per la quale ho studiato, quindi ho investito, nella mia formazione, mi sono aggiornata quotidianamente, bisogna aggiornarsi, quindi l’istruzione, la formazione e il sacrificio continuano sempre.
  • Spinelli Roberta giornalista, inviata e video report per le reti Mediaset, Rai e La7, se ti arrendi ai primi ostacoli o quando le cose diventano difficili non otterrai nulla di importante, quindi bisogna andare avanti perché la strada è in salita, allora ogni sacrificio e ogni difficoltà che incontri viene superata e dà un senso a tutto quello che fai e a tutto quello che hai fatto, al percorso, quindi ti guardi indietro e dici ho dato un senso a tutto ciò che ho.
    vorrei dedicare questo premio La Rosa D’Oro a tutte quelle donne che non ci sono più, molte sono romane perché quest’estate è stata un’estate drammatica anche per Roma. Quelle donne che pensavano di avere accanto un uomo che le amasse, hanno in un momento deciso di far valere la propria libertà e i propri diritti e sono state uccise proprio da quegli uomini e da quelle persone che gli giuravano amore eterno. Ecco, la rosa deve essere per noi
    una gratificazione e io la guarderò ogni giorno per cercare di poter sempre ricordare qual è il nostro obiettivo.
  • Nata Camilla, giornalista Rai,  Le donne hanno un ruolo fondamentale nella nostra società, non ultimo quello di riportare le cose a posto quando qualcosa va storto, Abbiamo un’innata capacità nel saper far coordinare tutti i cassetti di un’unica cassettiera e questo è l’aspetto bello di noi donne. Mi chiedi qual è il segreto per raggiungere i propri successi ed obiettivi, ti dico che per noi donne significa sempre lavorare il doppio degli altri. Devo dire che  non solo grazie a noi stessi, ma anche grazie ad altre donne e grazie naturalmente agli uomini, perché non possiamo dimenticarli. Quando ci sono uomini che comprendono il nostro animo e comunque comprendono quelle che sono le nostre caratteristiche e le nostre affinità elettive e selettive con loro, beh, allora la strada è spianata. Certamente ogni tanto dobbiamo faticare di più, ma questo, io credo, ne valga la pena perché ci rende più forti. Ciò che non riesci ad avere subito ci fortifica nel tempo. Queste risposte ci pongono davanti ad interrogativi ed a consigli per portare le donne al successo, nulla è regalato, tutto si basa su abnegazione, motivazione, studio, dedizione, sacrificio, amore, amore per se stesse, amore e convinzione per le scelte che si sono fatte. Con gli uomini non separazione o raffronto negativo ma ricerca costante di mediazione reciproca  e comprensione. Attendiamo la prossima assegnazione del premio La Rosa D’oro nel febbraio 2025 per apprendere altri spunti di riflessione e di crescita.

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