Pinocchio oggi, la coscienza di un burattino nel mondo moderno

“Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito: perché ce ne sono di due specie, le bugie hanno le gambe corte, e le bugie hanno il naso lungo.”
Collodi, Le avventure di Pinocchio

Un burattino eterno: Pinocchio come archetipo dell’uomo moderno

A prima vista, Pinocchio può sembrare una favola per bambini, ma sotto la superficie c’è una potente allegoria dell’essere umano contemporaneo, in bilico tra la voglia di libertà e il bisogno di regole, tra desiderio e dovere, tra autenticità e maschera. Pinocchio, il burattino che vuole diventare “un bambino vero”, è oggi più attuale che mai in un mondo che ci spinge a essere tutto tranne che noi stessi.

Nel XXI secolo, dove l’identità si plasma sui social e l’intelligenza artificiale ridefinisce l’umano, la domanda “Cosa significa essere un bambino vero?” diventa “Cosa significa essere autentici?”.

L’educazione: da Geppetto agli algoritmi

Geppetto rappresenta la figura educativa tradizionale: presente, severo, ma affettuoso. Oggi, invece, l’educazione passa spesso attraverso dispositivi digitali, tutorial, influencer, e piattaforme automatizzate. L’assenza di una guida reale fa di Pinocchio una figura specchio: senza il Grillo Parlante – cioè senza coscienza – si cade nel Paese dei Balocchi, ovvero nell’intrattenimento continuo, nell’evasione.

“Il Grillo Parlante voleva insegnargli che l’educazione non è repressione, ma orientamento.”
Umberto Eco, Sulla letteratura

Il Paese dei Balocchi è TikTok

Lucignolo trascina Pinocchio in un mondo fatto solo di piacere e spensieratezza. Oggi, quel paese ha le sembianze di TikTok, OnlyFans, gaming compulsivo, binge-watching. Un mondo dove la gratificazione è immediata, ma il prezzo è alto: si diventa “ciuchi”, ovvero consumatori passivi, incapaci di pensare in modo critico.

“Chi non lavora, chi non studia, chi non si dà pensiero di nulla, finisce per diventare un somaro.”
 Collodi, cap. XXXII

La verità è nella fatica

Il messaggio centrale di Pinocchio è che la libertà si conquista attraverso l’impegno, la sofferenza e la responsabilità. Pinocchio diventa umano quando smette di scappare da sé stesso. Un tema scomodo, quasi fastidioso per la nostra epoca liquida e narcisistica, dove si celebra il diritto a essere tutto e niente, ma si dimentica il dovere di crescere.

Pinocchio e la tecnologia: se il burattino fosse un robot

Immagina Pinocchio oggi: sarebbe un androide con circuiti neurali, creato in un laboratorio da un Geppetto ingegnere. Il desiderio di “diventare umano” si scontra con il tema più grande del nostro tempo: può un’intelligenza artificiale sviluppare una coscienza? In questo senso, Pinocchio anticipa le domande sollevate da film come Ex Machina, o Blade Runner.

“Le avventure di Pinocchio non sono solo il viaggio di un burattino: sono il viaggio dell’umano verso sé stesso.”
Italo Calvino, Perché leggere i classici

Siamo tutti un po’ Pinocchio

Pinocchio è una lente potente per guardare al nostro tempo: ci mostra che la bugia più pericolosa non è quella detta agli altri, ma quella che raccontiamo a noi stessi per evitare di cambiare. E che diventare umani – nel senso pieno del termine – è una sfida che non si conclude mai.

immagini realizzate con I:A:

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