
Lo sci, nelle sue diverse discipline (alpino, di fondo, escursionismo), è un’attività sportiva ad alta intensità che coinvolge l’intero sistema muscolo-scheletrico, cardiovascolare e propriocettivo. È considerato uno sport completo, ma non privo di rischi. Per sfruttarne appieno i benefici, è necessario adottare accorgimenti tecnici, preparazione fisica adeguata e conoscenza dei limiti biomeccanici del proprio corpo.
BENEFICI FISICI E FISIOLOGICI

1. Sistema muscolare
- Coinvolge principalmente:
- Arti inferiori (quadricipiti, ischiocrurali, polpacci)
- Muscoli (addominali, paravertebrali)
- Muscolatura stabilizzatrice (glutei e adduttori)
- Migliora la resistenza, la forza esplosiva e il controllo posturale.

2. Sistema cardiovascolare
- Lo sci di fondo, in particolare, è un ottimo allenamento aerobico, simile alla corsa, con un elevato consumo calorico (fino a 1.000 kcal/h).
3. Propriocezione e equilibrio
- L’azione di mantenere il controllo sugli sci stimola il sistema vestibolare e migliora la coordinazione intersegmentale.
4. Metabolismo e benessere
- Favorisce la termogenesi e la liberazione di endorfine, migliorando l’umore e contrastando ansia e depressione stagionale (SAD – Seasonal Affective Disorder).

RISCHI E CRITICITÀ BIOMECCANICHE
Infortuni comuni:
- Ginocchio: lesioni al legamento crociato anteriore (LCA) e menischi
- Spalla: lussazioni e lesioni della cuffia dei rotatori (soprattutto nello sci alpino)
- Colonna lombare: sovraccarichi da torsione e iperestensione
- Polsi e pollici: trauma da caduta e cosiddetto “pollice dello sciatore”
ACCORGIMENTI ESSENZIALI
1. Preparazione fisica pre-sciistica indispensabile (minimo 4-6 settimane prima)
- Potenziamento muscolare: squat, affondi, plank, esercizi con TRX
- Lavoro propriocettivo: tavole instabili, bosu, slalom indoor
- Mobilità articolare: stretching dinamico per anche, caviglie, colonna
2. Tecnica e assetto corretto
- Affidarsi a un istruttore certificato per evitare posture scorrette e “compensazioni” dannose
- Regolazione corretta degli attacchi degli sci in base a peso, altezza, stile e livello tecnico
3. Abbigliamento tecnico multilayer
- Tessuti traspiranti e termoregolanti per evitare ipotermia e disidratazione
- Protezioni per ginocchia e schiena in caso di attività agonistica o freeride
4. Alimentazione e idratazione
- Assunzione di carboidrati complessi e proteine leggere prima dell’attività
- Reintegro di elettroliti e liquidi ogni 60-90 minuti
5. Monitoraggio delle condizioni meteo e valanghe
- Consultare sempre i bollettini valanghe (AINEVA) e non improvvisare fuori pista
- Utilizzare ARTVA, pala e sonda per sci alpinismo e freeride

CONTROINDICAZIONI RELATIVE
Lo sci è controindicato o va praticato con cautela in presenza di:
- Patologie cardiache non compensate
- Instabilità articolare cronica
- Osteoporosi severa
- Stati post-operatori non consolidati (entro 6 mesi da intervento ortopedico maggiore)
- Disturbi vestibolari non compensati
Lo sci può essere un potente alleato della salute, a patto che sia affrontato con metodo, preparazione e consapevolezza tecnica. È uno sport che richiede competenza biomeccanica, rispetto del corpo e attenzione all’ambiente. Il benessere che ne deriva non è solo fisico, ma anche psicologico: respirare aria pulita, immergersi nella natura, affrontare sfide personali… tutto questo aiuta davvero a sentirsi vivi.
CHECKLIST PRE-SCIISTICA da effettuare con cura
- Visita medico-sportiva aggiornata
- Programma di rinforzo muscolare e equilibrio
- Regolazione attacchi e assetto sci
- Protezioni individuali
- Controllo meteo e bollettino valanghe
- Alimentazione e idratazione corretta
- Assicurazione per attività sciistica
- Strumento di localizzazione gps
Infografica completa e tecnica sui gruppi muscolari attivati durante lo sci, combinando immagini utili e spiegazioni chiare per orientarti al meglio.
Muscoli principali impegnati
1. Parte inferiore del corpo
- Quadricipiti (rectusfemoris, vastusintermedius): fondamentali per mantenere la posizione a semischiena e controllare gli angoli del ginocchio in modo eccentrico.
- Muscoli posteriori della coscia (bicepsfemoris, semimembranosis): lavorano per estendere l’anca e stabilizzare il tronco, utili in fase di torsione e riassetto.
- Glutei (maximus e medius): estendono l’anca, stabilizzano il busto e sono cruciali nei cambi direzione e sulle piste tecniche.
- Adduttori/Abduttori e peroneo lungo: supportano la stabilità laterale e l’equilibrio durante le curve.
- Polpacci (gastrocnemio e soleo) e tibiale anteriore: assorbono impatti e favoriscono la regolazione dell’assetto sullo sci.
2. tronco
- Addominali (trasverso, obliqui, retto addominale): stabilizzano la colonna e mantengono il baricentro centrale permettendo movimenti fluidi.
- Muscoli della schiena (latissimus, erettori spinali): coinvolti nella postura e nel controllo acquistato con i bastoncini.
3. Parte superiore del corpo (sci di fondo / tecnica poling)
- Tricipiti, bicipiti e dorsali (latissimus): usati in modo significativo nella spinta con i bastoncini, soprattutto nello sci di fondo.
Fisiologia del movimento
Durante lo sci alpino, la maggior parte dei movimenti di forza sono eccentrici: i muscoli si allungano mantenendo la contrazione, per gestire flessioni controllate delle ginocchia e delle anche in decelerazione o in appoggio. Questo tipo di contrazione è particolarmente stressante: richiede buona preparazione pre-sciistica.
Come prepararsi praticamnete
Esercizi consigliati (da 4 a 6 settimane prima):
- Squat, affondi, wall-sit: per quadricipiti, glutei e figli della struttura scheletrica.
- Deadlift rumeno, glute bridge: rinforzano ischiocrurali, glutei e lombari, fondamentali per stabilità e prevenzione ACL.
- Lunges laterali e salti plyometrici: per migliorare coordinazione laterale e attivazione degli adduttori/abduttori.
- Plank, Russian twist, bug leg: allena core, equilibrio e controllo in torsione.
- Esercizi propriocettivi (single-legbosu, ecc.): utili per attivare i muscoli stabilizzatori e prevenire cadute o stress articolari.
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