Cremona risponde con il cuore

10.500 pasti donati con il Pasto Sospeso a sostegno della Società di San Vincenzo De Paoli

Nei ‘Giovedì d’Estate’, il centro di Cremona si anima di vita, colori e speranza. Le attività commerciali restano aperte, prendono vita iniziative culturali, mercatini artigianali e le strade si riempiono di persone. Tra le voci allegre e i sorrisi dei bambini, spicca lo stand del Pasto Sospeso, con la sua mascotte, il coniglietto Marubino, simbolo gentile della solidarietà.

Il Pasto Sospeso è il progetto di solidarietà promosso dai Rotary Club del gruppo Terre Padane.

Dietro l’atmosfera festosa degli eventi c’è un impegno quotidiano, silenzioso e profondo: quello del Consiglio Centrale della Società di San Vincenzo De Paoli di Cremona, che da decenni rappresenta un punto di riferimento per chi vive situazioni di fragilità.

A 20 mesi dalla sua nascita, il Pasto Sospeso ha raggiunto un risultato straordinario: 10.500 pasti donati, pari a 52.500 euro raccolti, grazie alla generosità dei cittadini cremonesi e alla partecipazione attiva di circa 80 esercizi commerciali del territorio, tra bar, negozi e ristoranti. Le donazioni si raccolgono con piccoli gesti quotidiani: l’acquisto di un tagliando da 2 o 5 euro, un bonifico, un click su Satispay.

Un aiuto concreto

Il progetto sostiene le Cucine Benefiche del Consiglio Centrale, che ogni settimana distribuiscono circa 350/400 pasti caldi, e offrono mensilmente oltre 350 pacchi alimentari a famiglie in difficoltà.

 “Ogni pasto che distribuiamo è un abbraccio concreto a chi si trova in un momento difficile,” afferma Massimo Fertonani, presidente del Consiglio Centrale di Cremona della Società di San Vincenzo De Paoli.

“Il Pasto Sospeso ha migliorato non solo la quantità, ma anche la qualità del cibo che possiamo offrire. È un segno che la città non si dimentica dei suoi cittadini più fragili”.

Un gesto di carità che va oltre l’aiuto materiale: è cura, attenzione, ascolto, rispetto per la dignità umana.

Marubino: il volto gentile della solidarietà

Durante i ‘Giovedì d’Estate lo stand del Pasto Sospeso è presente nel cuore della città e coinvolge adulti e bambini che si lasciano coccolare da Marubino senza tralasciare l’ascolto: i volontari raccontano il progetto diffondendo l’importanza di una cultura della responsabilità collettiva.

“Il simbolo del piatto che sorride è diventato parte del paesaggio urbano di Cremona,” spiega Claudio Bodini, coordinatore del progetto per i Rotary Club Terre Padane.

“Ciò che davvero ci rende orgogliosi è sapere che dietro a ogni palloncino, ogni foto con Marubino, ogni tagliando acquistato, c’è un gesto d’amore che arriva in tavola”.

Un modello sociale

Questa iniziativa non è solo un progetto benefico. È un modello sociale. Dimostra che le comunità locali, quando si uniscono in nome della solidarietà, possono produrre cambiamenti reali. La carità autentica, come quella messa in pratica ogni giorno dai volontari della Società di San Vincenzo De Paoli è molto più di un aiuto: è un esercizio quotidiano di umanità.

La Società di San Vincenzo De Paoli a Cremona: dove la carità diventa vita

Ogni giorno, nel silenzio di piccoli gesti che fanno la differenza, la Società di San Vincenzo De Paoli di Cremona si prende cura di chi è rimasto indietro.

Dietro i numeri — 23 conferenze, 235 soci e 76 volontari — ci sono volti, storie, mani tese, parole di conforto. C’è l’impegno concreto di uomini e donne che scelgono di restare accanto a chi ha più bisogno.

Le Cucine Benefiche ogni giorno offrono un pasto caldo a circa 70 persone, sette giorni su sette: “Perché nessuno debba sentirsi mai solo”, evidenzia il Presidente Fertonani.

Il sostegno va alle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, alle mamme sole, ai migranti in cerca di un futuro, a chi ha perso il lavoro o la speranza.

La carità diventa incontro anche nel progetto di ‘Orto sociale’ nella casa circondariale di Cremona, dove i volontari aiutano i detenuti a coltivare non solo la terra, ma la fiducia in sé stessi. Un impegno che si inserisce nel solco della storia della Società di San Vincenzo De Paoli, da sempre vicina a quanti scontano una pena con gesti concreti di ascolto, sostegno e promozione umana.

E quando la casa manca, il Consiglio Centrale di Cremona apre le porte di appartamenti offerti in comodato d’uso gratuito, perché nessuno debba affrontare l’abbandono o la strada.

Ma la carità del Consiglio Centrale non ha confini. Grazie al Settore di Solidarietà e Gemellaggi nel Mondo il sostegno è arrivato fino in Madagascar. “Abbiamo finanziato un progetto per la riqualificazione scolastica che ha restituito speranza e dignità a circa 400 studenti”, confida Massimo Fertonani e aggiunge: “Sostenere una scuola significa investire sul futuro di un’intera comunità, offrendo ai giovani non solo istruzione, ma opportunità di riscatto e speranza di una vita migliore”.

La Società di San Vincenzo De Paoli a Cremona è tutto questo: un abbraccio discreto, una presenza costante, fedele e attenta ai bisogni di ciascuno. Un modo semplice e autentico di dire: “Noi ci siamo, ogni giorno!”, conclude il Presidente Fertonani.

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