Cosa è cambiato nel cinema nei film romantici e di favola a quelli di oggi? Sicuramente il modo di sentire e vivere la vita in modo più disincantato. Il covid ha fatto sicuramente la sua parte e le nuove generazioni ne sono state più colpite e le apparenze di questa società sono più decisive e lo status sociale è divenuto ineluttabile come possiamo vedere nella pericolosa “Oasis” di Lee Chang-Dong del 2004.“Oasis” mette in scena una relazione tra un giovane uomo con un ritardo mentale e una donna gravemente disabile. Un ritratto delicato e poetico di un rapporto tra due esclusi della società. La collettività non li comprende e li rigetta, così come non concepisce la possibilità che due emarginati possano provare desideri comuni a tutti gli altri, dal tenersi per mano al fare l’amore. I due protagonisti vengono sfruttati dalle famiglie da cui provengono e la protagonista femminile viene del tutto disumanizzata. Splendida l’interpretazione di Moon So-ri che le è valsa il Premio Marcello Mastroianni alla Mostra di Venezia. Più che altro ad essere cambiato è il linguaggio dell’amore, a partire dal suo significato fino a scendere nelle sue implicazioni più profonde. Vengono messe in discussione con sempre più consapevolezza i pilastri su cui si basa la monogamia, l’etero normatività e gli imperativi della cultura in possesso.

La rappresentazione dell’amore romantico nei media, ha accolto e fatto propri i cambiamenti di questa società.