L’equitazione è uno stile di vita con cui si accetta di vivere, specialmente con l’ippoterapia.

La continua sfida del cavaliere e del cavallo di cadere e di rialzarsi ad ogni ostacolo della vita.

Ciò è parte fondamentale di un corredo fatto di emozioni e di vissuto, accolto unicamente per sensibilità.

L’ ippoterapia è unicamente per amore.

L’ ippoterapia è una bellezza senza vanità dell’equitazione, costruita sul dorso dell’animale, la voglia di sanare patologie.

Nulla vi è di così potente che dà valore al tempo impegnato. “L’amore che guarisce” come sosteneva San Giuseppe Moscati.

Il cavallo è semplicità e leggerezza. Il cavallo è libertà ed eleganza Il cavallo è forza. Il cavallo è coraggio…si diventa un tutt’uno con il cuore del cavaliere.

Dietro la possanza di un cavallo si nasconde tanta fragilità… lui animale apparentemente invincibile, può insegnare cosa significa amare “un binomio”. Binomio che non vuol dire altro che

“coppia”, ossia prendersi cura l’uno dell’altro, amare e non essere individualisti tanto meno egoisti.

Il rapporto con il cavallo ti insegna a volere bene con tutto il cuore.

Montare a cavallo ti fa comprendere il senso della vita, volare ma  anche cadere e trovare ogni volta la forza di rialzarsi. Perché andare a cavallo insegna a rialzarsi, confrontarsi con le proprie paure, comprendere che nella vita bisogna sempre andare avanti, guardando anche al passato e vedendo gli obiettivi del futuro del nostro miglioramento.

Il cavallo regala momenti indimenticabili, anche se per un solo attimo. ci rende invincibili e insuperabili.

IL cavallo risponde sempre ad un desiderio intimo di libertà, emozione, sfida,sensibilità e tenerezza.

 La sua libertà inonda il cuore e cura l’anima e il corpo.

Il cavallo è uno spirito libero che nessun può fermare…lui viaggia sempre oltre lo steccato con la propria testa.

Grazie a questo animale sperimentiamo la padronanza di noi stessi e la temperanza, imparando ad accettare le sfide continue della vita.

L’amore per il cavallo diventa parte integrante della persona che lo cavalca, ma solamente se il cavaliere o l’amazzone è in grado di divenire parte integrante del cavallo in un rapporto meraviglioso ambivalente, un’unione non solo fisica, ma soprattutto psicologica.