La Carità guarda sempre avanti: il racconto di un’Assemblea che lascia il segno

Per la prima volta dopo decenni, l’Assemblea Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta della Società di San Vincenzo De Paoli ha cambiato casa. Sabato 5 aprile 2025, l’incontro non si è svolto tra i pini di Villa Lascaris, a Pianezza, ma tra le cime ancora imbiancate della Valle d’Aosta, nel suggestivo Priorato di Saint-Pierre. Eppure, lo spirito vincenziano, quello autentico, ha viaggiato con noi. Anzi, ha trovato nuova linfa proprio nel cammino.

Una scelta non casuale. Da quest’anno, infatti, l’Assemblea si fa itinerante: un modo per calarsi – letteralmente – nei territori dove la nostra azione prende vita ogni giorno. Perché il carisma vincenziano non è statico, ma si muove, visita, raggiunge. Come insegna la visita a domicilio, che da sempre è il cuore pulsante del nostro servizio. E come ci ricorda papa Francesco, siamo una Chiesa in uscita. Ora più che mai.

L’edizione 2025, rinnovata nella formula e potenziata nei contenuti, ha registrato oltre cento presenze. Una risposta che parla chiaro: c’era sete di confronto, voglia di tornare a guardarsi negli occhi, fame di storie vere.

Storie come quella di Pier Giorgio Frassati, che proprio a Saint-Pierre ha inaugurato il suo tour attraverso la mostra itinerante a lui dedicata. Otto pannelli, immagini che colpiscono al cuore, documenti rari, come quel biglietto scarabocchiato sul letto di morte: “Le iniezioni sono di Converso. La polizza è di Sappa, rinnovala tu a mio nome.” Un gesto piccolo, immenso, che racconta di un giovane già santo nello spirito, che anche morente pensava a “quei poveri” affidati a lui dalla Società di San Vincenzo De Paoli.

Ad aprire l’Assemblea il Vescovo di Aosta e Presidente della Conferenza Episcopale Piemontese Mons. Franco Lovignana, che ha benedetto la mostra ed ha partecipato all’inaugurazione ufficiale. Nel suo discorso il Vescovo ha sottolineato come proprio il carisma che deriva dai fondatori della Società di San Vincenzo De Paoli caratterizzi la particolare vocazione a prendersi cura di chi soffre con un particolare slancio di prossimità. Mons. Lovignana si è poi soffermato sulla funzione della presenza Vincenziana nel territorio incitando soci e volontari a rinnovare costantemente il proprio impegno al servizio degli ultimi nella speranza. Un concetto ripreso anche da Paola Da Ros, Presidente della Federazione Nazionale Italiana, che ha riportato al centro l’essenza della nostra missione: non solo aiuti economici, ma ascolto, accompagnamento, promozione della persona. Solo così l’intervento diventa risolutivo, solo così costruiamo ponti solidi. La Presidente ha parlato anche di una San Vincenzo dal respiro internazionale, con un ruolo consultivo all’ONU, progetti nei cinque continenti, e una rete pronta a sostenere ogni volontario, ovunque operi.

Tra i momenti più toccanti, l’intervento di Antonella Caldart, Responsabile del Settore Carcere e Devianza, che ha presentato l’impegno della San Vincenzo nel mondo delle carceri. Dalla XVIII edizione del Premio Carlo Castelli ai nuovi progetti che coinvolgono scuole e società civile, fino agli accordi con il Ministero della Giustizia per offrire lavori di pubblica utilità agli ammessi alla prova. Perché la Carità, quella vera, non dimentica nessuno. E sa guardare oltre la colpa, per riscoprire la persona.

Anche suor Carmela Busia ed Alessandro Ginotta, organizzatore dell’evento e Caporedattore della Rivista “Le Conferenze di Ozanam” hanno offerto qualche riflessione su Pier Giorgio Frassati, condividendo aneddoti e testimonianze che lo rendono ancora oggi modello di carità concreta e gioiosa. Un “santo con gli scarponi” direbbe qualcuno. Noi preferiamo “il santo dei giovani”, o, come lo definì San Giovanni Paolo II, “l’uomo delle otto beatitudini”. Ma soprattutto, un vincenziano fino alla fine.

Il Coordinatore Interregionale Federico Violo ha dato voce a un intervento appassionato, richiamando tutti noi a non fermarci, a continuare ad agire, a sognare la pace e lavorare per costruirla, un gesto alla volta.

Ricordiamo lo sguardo rivolto alla bellezza ed alla trascendenza della natura e del Creato seguendo l’esempio e la vivificante testimonianza di San Giovanni Paolo II. Camminiamo un passo dopo l’altro, verso gli altri o, come direbbe Pier Giorgio Frassati, verso l’Alto”, ha concluso Federico Violo.

Arturo Castellani, Presidente del Consiglio Centrale di Aosta e padrone di casa, ha lanciato un invito forte ai volontari valdostani: serve un impegno che superi i confini della parrocchia, che si faccia rete, progetto, sistema. Solo così possiamo offrire risposte vere ai bisogni di oggi.

La giornata si è arricchita anche di un prezioso momento spirituale guidato da padre Giovanni Burdese, nostro Consigliere Spirituale. Con l’enciclica Dilexit Nos ci ha condotti nel cuore del volontariato cristiano, quello che nasce dall’amore ricevuto e si fa amore donato.

La giornata, che non si è limitata a raccontare ciò che siamo, ha tracciato con chiarezza ciò che vogliamo diventare. Perché la Carità, quella vera, guarda sempre avanti. E non si ferma mai.

In conclusione è stata celebrata la Santa Messa.

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