La scienza grafologica come opportunità di conoscenza e sviluppo 

Dott.ssa Donata Di Maio – grafologo e perito giudiziario – Consulente tecnico del Tribunale di Roma

Tra i piccoli e i grandi quesiti che ci si possa porre nelle varie fasi e situazioni della vita, la conoscenza di noi stessi e degli altri occupa di certo un ruolo di rilievo e incuriosisce chiunque, fornendo indizi utili in tutti gli aspetti della nostra quotidianità e nelle scelte che operiamo.

Sembra un compito così arduo e complesso che appare quasi prodigiosa la possibilità di utilizzare strumenti di accesso semplici ed immediati, che in realtà non implichino per il soggetto che vi si presti alcuno sforzo, se non quello di fornire qualche riga scritta spontaneamente su un semplice foglio bianco.

La scienza grafologica è una scienza umana che si propone di studiare la scrittura   e analizzarla al fine di conoscere le peculiarità personali di chi           scrive per mezzo di un criterio di osservazione globale dei segni grafici e della loro interazione sul foglio. L’atto dello scrivere racchiude al suo interno un’attività cerebrale complessa che trascina con sé l’espressione profonda del nostro vissuto        personale.

 Alcuni cenni sulla grafologia

Le testimonianze, sull’importanza largamente riconosciuta di questa disciplina, sono rilevabili dalla grande quantità di studi sperimentali, riscontrabili in un’ampia bibliografia, effettuati da studiosi di grafologia e di altre discipline delle scienze umane come psicologi, pedagogisti, medici, fisiologi e neurologi.

Ancora oggi, si sta lavorando con serietà ed efficacia e l’intensificarsi degli studi grafologici, ha sollecitato l’interesse dell’opinione pubblica e l’impegno di numerose persone in vari paesi del mondo, dove sono sorte associazioni culturali e diverse scuole.

Oggi, i paesi che hanno strutturato corsi universitari di Grafologia, sono la Francia, l’Italia, la Svizzera, la Germania, l’Inghilterra e la Spagna ma molte sono le associazioni presenti in tutto il mondo: Belgio, Olanda, Finlandia, Danimarca Grecia, Giappone, Cina ed America.


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Una posizione di grande rilievo spetta alla Francia ove la grafologia ha acquisito grande riconoscimento soprattutto nel mondo del lavoro ed il consulente grafologo è uno status affermato come professionista. 

In Italia, vi sono corsi universitari in consulenza grafologica ad Urbino e presso l’Università Lumsa di Roma, e svariate associazioni di grafologi, seriamente impegnate nella gestione di scuole private, con programmi completi, altamente specialistici e con criteri di valutazione finale molto severi.

Come tutte le scienze anche la grafologia ha percorso un lungo cammino nei secoli per affermarsi come tale. 

Il primo trattato sull’individuazione del carattere attraverso la scrittura risale al 1622 ad opera di Camillo Baldi; nel 1871, con la fondazione da parte dell’Abate Michon de la Societè Francaise de Graphologie e la pubblicazione del Systeme de graphologie, la grafologia comincia ad avere una prima trattazione sistematica. Ma è solo con Crepieux–Jamin (1930) che la scrittura viene considerata un prodotto dell’interazione di fattori naturali, culturali e sociali. 

Altri studiosi, quali Klages, Pulver, Hegar, Moretti hanno iniziato a valutare le correlazioni tra scrittura e carattere, a classificarle e a dare loro una base empirica che le consente di definire la grafologia una scienza umana. 

Oggi nessuno più contesta la relazione tra scrittura e personalità e nelle scienze umane la grafologia è utilizzata come uno dei mezzi più efficaci per l’analisi del carattere, consolidandosi in una posizione di prestigio nei settori dell’orientamento e della selezione del personale e conquistando un credito superiore a qualsiasi test psicologico.

L’analisi grafologica viene dunque utilizzata in ambito sia lavorativo che privato differenziandosi nel suo approccio metodologico e teorico a seconda degli interventi richiesti. Si possono quindi individuare, in linea di massima, quattro macro aree di intervento della grafologia così di seguito descritte:

  1. area personale-familiare
  2. area giudiziaria
  3. area educativa e dell’età evolutiva
  4. area aziendale

Da rilevare che il particolare momento storico che si sta vivendo, racchiude incertezze, difficoltà economiche e aumentati livelli di stress che spesso hanno modificato lo stile di vita delle persone nonché le loro relazioni sociali e interpersonali.

In tale contesto e nella maggior parte dei casi, le imprese sono state chiamate a mettere in atto un imponente piano di recupero di quanto perso in questi ultimi   anni avvalendosi di una forza lavoro che potrebbe tuttavia non rispondere più a quelle che erano le premesse iniziali e che fatica ad adeguarsi alle nuove esigenze venutesi a creare proprio in virtù dei noti fatti nel mentre  intervenuti.

Appare dunque evidente che il “motore” che muove la macchina aziendale sia cambiato, evoluto, probabilmente rallentato e vi sia la necessità di collegare i vecchi contatti con i nuovi al fine di migliorarne l’efficienza.

Applicazione del metodo grafologico nelle aziende

Nello specifico, in ambito aziendale, la scienza grafologica costituisce uno strumento di importante supporto per quanto concerne:

l’affiancamento nella ricerca e nella selezione del personale;

la ricerca del potenziale di sviluppo delle risorse;

il supporto per la formazione e la ricollocazione delle risorse umane in relazione 

alle opportunità offerte dall’azienda;

l’analisi delle risorse in relazione alla formazione dei team di progetto.

In ambito aziendale l’applicazione della grafologia nei processi di recruitment del personale apporta dunque un significativo valore aggiunto nella selezione delle candidature. Numerose società multinazionali si avvalgono sempre più dell’aiuto dell’analisi grafologica quale ulteriore elemento di valutazione dell’intero profilo del soggetto esaminato.

Alla verifica della formazione, delle competenze e delle esperienze professionali del candidato appurate dai processi di Human Resources in base alla posizione ricercata, viene affiancata l’analisi grafologica che dovrà essere   orientata all’individuazione delle caratteristiche psico-attitudinali del candidato rispetto al ruolo che lo stesso andrà a ricoprire all’interno dello specifico contesto aziendale in cui sarà inserito.

Si potranno individuare dunque: la predisposizione alla flessibilità, la capacità di lavorare in gruppo, la propensione o meno al problem solving, l’orientamento al cliente, le abilità di negoziazione e molto altro ancora.

C’è inoltre da considerare che l’attività lavorativa di ciascuno cambia nel tempo a seconda dei diversi periodi di vita vissuti, delle esperienze svolte, delle continue evoluzioni formative e professionali che costantemente ci interessano e coinvolgono.

Specialmente nell’odierna visione della flessibilità del lavoro e nel sempre meno possibile “posto fisso”, si rende necessaria una osservazione a tutto tondo delle diverse capacità e abilità professionali/individuali che possano essere spese nei diversi ambiti   lavorativi. La gestione delle risorse umane più che una necessità è un dovere da assolvere bene, per l’immediata risonanza che provoca nella azienda. 

Errori, in tale ambito, provocano infatti, ricadute di notevole portata e possono alterare equilibri e rapporti. In realtà, “gli uomini” costituiscono una variabile del sistema e devono essere conosciuti nel modo migliore possibile.


Tutto ciò diviene particolarmente importante in un contesto di ricollocazione aziendale delle risorse umane o nei casi in cui ci si voglia rimettere in gioco su nuove esperienze lavorative. Anche in questa specifica circostanza, la grafologia può orientare le persone verso la giusta scelta facendo emergere, da una attenta analisi del profilo grafologico, punti di forza e caratteristiche personali rimaste inespresse o non ancora adeguatamente valorizzate.

Le predette possibilità sono di tipo strategico e di vasta portata per l’azienda che, possedendo un responso articolato e di tipo globale, basato su parametri concordati e verificabili, può, nel corso del tempo, riprendere alla mano la posizione di un dipendente magari per un impiego diverso da quello che ne determinò l’assunzione, imposto – ad esempio – dalle esigenze di mobilità (spaziale e verticale) conseguenti a provvedimenti di ristrutturazione, riconversione, ricollocazione, etc.

In questa delicata fase infatti, diventa fondamentale poter ottimizzare le risorse aziendali disponibili individuando, attraverso l’analisi grafologica, potenzialità diverse da quelle già note. Ciò in ordine ad una migliore organizzazione del personale, nonché ai conseguenti benefici, in termini economici e di risparmio sul costo del lavoro. 

La collocazione più idonea di ogni dipendente ne favorisce la sua autorealizzazione e, nel contempo, evita all’azienda rischi inutili. Minori sono i rischi, maggiore sarà la sicurezza che avvolge l’azienda nel suo insieme, mai assoluta, ma alimentata da una certezza: quella di aver adoperato tutti i mezzi ed adottato tutte le misure atte a preservare persone e cose, beni ed idee, il clima e l’immagine stessa dell’azienda.

La grafologia, come strumento per la selezione del personale, si presta ad integrare gli altri strumenti più noti ed usati offrendo i seguenti vantaggi:

  • VELOCITÀ dello strumento che permette di effettuare uno screening significativo dal punto di vista psicologico-cognitivo in tempi piuttosto rapidi e a costi contenuti;
  • VALORE PREDITTIVO;
  • INDIVIDUAZIONE DI AREE COMPORTAMENTALI E DIMENSIONI PSICO-ATTUDINALI DEL CANDIDATO che non vengono facilmente rilevate da altri strumenti;
  • OBIETTIVITÀ E GLOBALITÀ DELL’APPROCCIO tramite il superamento di un certo atomismo derivante dall’uso esclusivo di test psicologici;
  • RIVELAZIONE DI SEGNALI DI ALLARME ovvero, prevedere il comportamento del candidato alle lunghe distanze e/o futuri disagi.

ALTRI VANTAGGI

Si possono inoltre:

  • scoprire percorsi di sofferenza ed aree su cui far leva per alleviarne gli effetti;
  • prevenire rischi di devianza ed accorgersi di aggressività incontrollata e/o male incanalata;
  • valutare la forma di intelligenza, le tendenze, le attitudini del candidato;
  • individuare le motivazioni ed i bisogni che lo sostengono;
  • individuare le dinamiche che regolano l’affettività, la creatività, la capacità di relazionarsi, di entrare a far parte di un’equipe, di assumere responsabilità, di tener fede agli impegni.

L’esame della scrittura

Al grafologo è sufficiente uno scritto di dieci o quindici righe, su un foglio di carta privo di righe o quadretti. 

Il testo è libero, non ha importanza, purché non sia composto sotto dettatura, al fine di non snaturare la spontaneità del gesto grafico. 

È importante che venga firmato dallo scrivente, nome e cognome.

Per la disamina è sufficiente indicare l’età ed il sesso dello scrivente.

Il risultato verrà finalizzato al profilo dell’individuo, focalizzando l’attenzione sulle capacità di gestire e incanalare le proprie energie verso il raggiungimento dell’obiettivo richiesto dall’azienda.

Di seguito un esempio pratico realizzato per una azienda che ha richiesto il supporto grafologico per la selezione di una candidata che per ricoprire la posizione richiesta avrebbe dovuto avere alcune specifiche attitudini quali: accuratezza, capacità di analisi e di sintesi, capacità di cogliere i punti salienti di una riunione, pensiero verticale.

L’analisi della scrittura – di cui se ne riporta una sintesi – ha evidenziato che la candidata è una persona che tiene alla chiarezza della comunicazione e al riconoscimento dell’onestà intellettuale del suo pensiero. É persona socievole ma non espansiva e presenta tratti di riservatezza a difesa del suo spazio personale. Si evidenziano ancora doti di riflessione e di ponderazione ma, soprattutto, una prevalente capacità analitica che la orienta nell’ approccio quotidiano alle sue varie attività e alla vita in generale. Si muove con prudenza e controllo: rispetta le regole apprese, ha relazioni equilibrate e basate sulla naturalezza dei rapporti. 

Il profilo grafologico ha evidenziato la presenza delle attitudini richieste, pertanto la candidata è risultata idonea a ricoprire il ruolo richiesto dall’azienda.

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