Le Danze Medievali

Un Viaggio tra Sacro e Profano

Esplorando l’importanza sociale, religiosa e culturale delle danze nel Medioevo, dalle vivaci danze popolari alle eleganti danze di corte.

La danza ha sempre occupato un ruolo fondamentale nella vita umana, fin dai tempi più antichi.

Per gli uomini primitivi, essa rappresentava un rito che univa corpo e spirito, creando un contatto con le divinità.

Nel corso dei secoli, la danza ha mantenuto una forte valenza sociale e religiosa, accompagnando i momenti più significativi della vita come matrimoni, caccia, nascite e morti.

Con l’avvento del cristianesimo, la danza subì una trasformazione, diventando soggetta a rigide regolamentazioni, poiché considerata una manifestazione peccaminosa.

In particolare, nel Medioevo, la danza assunse un ruolo sociale importantissimo e si suddivise in varie forme e significati.

Le prime due grandi macrocategorie sono le Danze AlteeDanze Basse. Le prime erano caratterizzate da movimenti più dinamici e salti. Richiedevano agilità e resistenza e per lo più venivano solitamente eseguite dalle classi sociali più basse e popolane, sia per il fatto che indossavano abiti meno pesanti, sia perché saltare era considerato poco consono alla nobiltà.

Un esempio di danza alta è la Saltarello, nota per i suoi passi vivaci e le sue melodie allegre. Le seconde invece erano più lente e fluide, con movimenti più vicini al suolo. Erano considerate più eleganti e adatte ai banchetti e alle occasioni formali, proprio per questo sicuramente predilette dalle fasce della popolazione più abbienti e ai nobili, poiché evidenziavano un portamento elegante e formale e potevano essere eseguite agevolmente anche con abiti pesanti, paramenti vari, tessuti spessi e scarpe con il tacco.

Un esempio tipico è la Basse danse, caratterizzata da passi lenti e scivolati, che formavano figure geometriche.

Queste due macrocategorie si suddividevano a loro volta in sottocategorie, per le quali poi ogni ceto sociale utilizzava passi, movenze, musiche e abbigliamenti differenti.

Danze Sacre

Le danze sacre avevano un ruolo significativo nelle celebrazioni religiose del Medioevo. Queste danze erano spesso parte integrante delle processioni e delle festività religiose, servendo come atto di devozione e preghiera. Le danze sacre sono state parte integrante delle cerimonie religiose fino al XVII secolo.

In Spagna, per esempio, davanti al Santo Sacramento nelle chiese di Siviglia, Toledo e Valencia, le danze sacre erano una pratica comune. Un episodio significativo risale al 1439, quando l’Arcivescovo Don Jaime de Palafox tentò di sopprimere il balletto dei Seises, i ragazzi del coro della Cattedrale di Siviglia. Essi protestarono fino a Roma, ottenendo dal Papa Eugenio IV una bolla papale che autorizzava la continuazione delle loro danze, che ancora oggi si svolgono durante la festa del Corpus Domini a Siviglia.

Un esempio di danza sacra è la Carola, una danza circolare eseguita in cerchio, simbolo di eternità e unità. Queste danze non erano solo manifestazioni di fede, ma anche mezzi per comunicare storie bibliche e insegnamenti religiosi a una popolazione spesso analfabeta.

Danze Profane

Le danze profane erano espressioni di gioia, divertimento e socialità. Eseguite durante feste, fiere e celebrazioni popolari, queste danze variavano molto a seconda della regione e del contesto.

Le danze profane erano rappresentazioni di spunto religioso con svolgimento laico.

Un esempio notevole è la processione organizzata nel1462 da Renato d’Anjou, Re di Provenza, chiamata La LouGouè. Questa processione era un vero e proprio balletto ambulante, ricco di scene allegoriche e figurazioni animate, che prefigurava i carri carnevaleschi. Vi apparivano fauni, cavalieri, figure mitologiche e rappresentazioni religiose, culminando con una raffigurazione di Gesù con la Croce, seguito dalla morte, in un richiamo alle danze macabre. La Estampie, è l’esempio perfetto di danza profana: vivace e ritmica, spesso accompagnata da strumenti come il tamburo e il flauto.

Le danze profane erano decisamente importanti per la struttura sociale dell’epoca, perché permettevano alla gente di tutte le classi sociali di interagire, rompendo temporaneamente le barriere.

Danze Religiose

Le danze religiose medievali non erano solo limitate alle chiese e ai monasteri, ma si estendevano anche alle celebrazioni comunitarie legate ai santi e alle festività cristiane. Durante la Pasqua e il Natale, era comune vedere gruppi danzanti che celebravano la resurrezione e la nascita di Cristo.

Queste danze avevano spesso movimenti simbolici e coreografie, che rappresentavano storie sacre e valori cristiani. Oltre che presso le chiese, le danze religiose medievali si svolgevano anche durante i funerali, le processioni e nei cimiteri. Queste “danze dei cimiteri” avrebbero dato origine, secondo alcuni storici, alle “danze macabre” o “danze dei morti”. Nonostante le punizioni inflitte dai vescovi, queste danze continuarono a essere praticate. Le “danze macabre”, rappresentate in manoscritti, miniature e incisioni, raffiguravano uomini, soldati e donne accompagnati dalla morte, resa simbolicamente da uno scheletro. Queste danze riflettevano lo stato spirituale e morale del Medioevo, un’epoca profondamente affascinata dall’idea della morte.

Danze di Corte

Le danze di corte erano manifestazioni di raffinatezza e cultura.

Praticate solo dalla nobiltà, queste danze erano spesso accompagnate da musica suonata da ensemble di corte e rappresentavano momenti di socializzazione, intrattenimento e rafforzamento dei legami politici e sociali.

Alle danze di corte prendevano parte anche funamboli e giocolieri, che intrattenevano i ricchi signori con le loro acrobazie. Un evento significativo e drammatico relativo a questi spettacoli fu il “ballo degli ardenti” presso la duchessa di Berry nel 1393, dove alcuni partecipanti mascherati perirono nelle fiamme delle torce.

La Pavane e la Galliard sono esempi emblematici delle danze di corte, dove la prima era una danza lenta e solenne, mentre la seconda era vivace e complessa.

L’Importanza delle Danze Medievali

Le danze medievali erano molto più di semplici divertimenti; erano espressioni culturali che riflettevano la struttura sociale, le credenze religiose e le dinamiche politiche del tempo. Servivano come strumento di coesione sociale, permettendo a persone di diverse classi di interagire in un contesto condiviso. Inoltre, le danze offrivano un mezzo di espressione personale e collettiva, permettendo agli individui di comunicare emozioni, storie e valori.

Nonostante, dal Medioevo in avanti, il proibizionismo religioso divenne sempre più stringente, la danza rimase una parte essenziale della vita sociale di tutte le comunità, trovando sempre un modo per esprimersi.

Le danze medievali, dalle sacre alle profane, dalle religiose a quelle di corte, rappresentano un patrimonio culturale che riflette la complessità e la ricchezza della società medievale stessa, unendo le persone attraverso il movimento e la musica in una celebrazione collettiva della vita e delle loro credenze.

In sintesi, le danze medievali rappresentano un ricco patrimonio culturale che ci offre uno sguardo prezioso non solo sulla vita e le tradizioni di quel periodo storico, ma ci permette di connetterci con tutta la storia della danza e del balletto che arriva fino ai nostri giorni.

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