L’algoritmo della vita. Etica e Intelligenza Artificiale diMons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la vita, edizioni Piemme,2024 è un testo molto suggestivo che spiega come questa nuova tecnologia si avvicini all’ambiente della Chiesa. In occasione della presentazione del volume, tenutasi nella stupenda cornice del parco della Nocetta a Roma presso la sede di Mediterranea Rete Onlus, il 2 ottobre scorso, Monsignore ha risposto ad alcune nostre domande.
D: La Chiesa come vede L’I.A.?
R: La Tecnica è un dono di Dio, è parte della Creazione nell’eden, è la scintilla di Dio.
D: Nel suo libro lei parla dell’incontro con Brad Smith presidente Microsoft avvenuto nel 2019 perché tale incontro è stato così importante?
R: Un uomo che ogni giorno gestisce migliaia di ingegneri che sviluppano IA, ha sentito il bisogno di venire a Roma per parlare con la Chiesa cristiana perché in lui è nata la preoccupazione che tali progetti, se non arginati nel loro sviluppo da un’etica pregnante, possano essere usati per fini non eticamente corretti, e la Chiesa in questo può essere la sponda necessaria e certa.
Nel Feb. del 2019 Hiroschi Hishiguro, presentando il suo robot antropomorfo, affermo che l’anima non è solo presente nell’uomo ma in ogni cosa, sorprendente vero!
D: Qual è la posizione di Papa Francesco su questo tema?
R: Esortava la chiesa a coinvolgersi di più.
In occasione del 25° anno della Pontificia Accademia Per La Vita, il Papa mi ha inviato “Humanitas Comunitas”, sollecitando ad incrementare le riflessioni sulle nuove tecnologie anche sullo stesso corpo umano.
Il Santo Padre invita tutti a tener conto delle periferie del mondo, la fraternità è la promessa mancata del mondo nell’ enciclica “Fratelli Tutti”. Tutti devono poter godere dei benefici della I A non solo i più fortunati, questo determinerebbe una diseguaglianza sociale ed una asimmetria eticamente non corretta.
Papa Francesco torna sul tema anche alla Giornata della Pace del 1° gennaio 2024, dove esorta le nazioni a dare vita ad un trattato vincolante che regoli lo sviluppo dell’I A nelle sue molteplici forme.
D: Il G7 14 giugno 2024 tornando sulla I A e sulla pace Papa Francesco esprime la paura che gli algoritmi possano far perdere alle persone il controllo sulle proprie scelte.
R: L’ I A permette di elaborare e sperimentare nuove armi portando il conflitto alla disumanizzazione operazioni militari ancora più fredde asettiche. Solo l’Uomo può esercitare ed essere dotato di libero arbitrio e intenzionalità dell’agire Etico.
D:Tornando a Brad Smith, lei riporta nel libro “L’Algoritmo della vita” i concetti che sono emersi nell’incontro?
R: durante il nostro incontro egli afferma che la ricerca senza regole può creare mostri, stabilire limiti tra macchina e uomo.
Con l’I. A. le informazioni vengono immesse dall’uomo nella macchina, la chiesa ci accompagni, portando etica nel sistema. E’ infatti fondamentale tenere a mente che è sempre necessaria una base etica; che se la tecnica invade la vita, l’uomo può distruggere sé stesso ed il creato ed infine che se l’umo usa la scienza con etica, può favorire la vita.
D:A luglio ad Hiroshima Lei ha firmato con tutti i capi religiosi del mondo UNA CARTA ETICA, con quale intento?
R: I potenti del mondo e chi ha i mezzi ed il controllo dei dati, li debbono usare per il bene, altrimenti si potrebbero generare conflitti analoghi al nucleare. La paura del disastro deve portarci a leggi che tutelino l’uomo, la vita e il mondo. Auspico pertanto un’assemblea planetaria sul tema etico e giuridico ed infatti ho nominato a capo del gruppo di studio, Padre Paolo Benanti e abbiamo costruito la fondazione RenAIssance creata a questo scopo.
Cosa è l’Algocrazia?
R: con il termine Algocrazia, si denotano coloro che hanno il potere. Il Papa ci ricorda che l’Intelligenza artificiale può essere forviante se non è a favore di tutti e sviluppata in modo etico. Nasce così L’Algoretica cioè il controllo etico sugli algoritmi.
D: In campo medico come vede l’IA?
R: La prescrizione medica personalizza il lavoro e valorizza il lavoro medico ed il suo spirito critico e l’esperienza pregressa nella diagnosi, l’I A spersonalizza tutto questo. Il Medico resti libero ed indipendente; il Papa nella “I A e pace” sostiene che la cultura deve rispettare la dignità umana e deve essere rispettato il pensiero critico.
D: Nasce il B. C. I. “Brain-Computer-Interfaces”, nascita e sviluppo di interfacce cervello e corpo umano con macchie e micro cip, passo avanti enorme nella possibilità dell’uomo di recuperare danni fisici anche gravi e gravissimi, “Far vedere i ciechi e sentire i sordi”, ma anche generare super uomini, con quali finalità?
R: Nel 1970 il film di Kubrik “2001 odissea nello spazio” che ci fornisce un quadro di possibile interazione dell’uomo e macchina, il super computer Hall, con la domanda finale “Potrò sognare” prima di essere spento? l’uomo può sognare, avere sentimenti, emozioni, il libero arbitrio?
D: E cosa dobbiamo pensare della formazione e dei Bambini?
R: Il Papa, partecipando al “child dignity in the digita word”, sottolinea la quantità di interessi economici enormi in questo settore e quindi il rischio che comportamenti non etici possano portare ad un condizionamento da parte delle imprese con conseguente danno ai giovani.
D: In merito all’apprendimento possiamo andare verso Algoretica-Algocrazia con il poter assoluto delle macchine e dei loro programmatori se non etici?
R: Papa Francesco nella Giornata della Comunicazione Sociale invita tutti a partire dal cuore, generare quindi regolamenti condivisi e super nazionali per risolvere questo problema già presente.
D: Come ci stanno abituando alla presenza della I A nella vita quotidiana?
R: nel 2011 Apple immette sul mercato l’assistente Virtuale Siri legandoci ed abituandoci sempre più alla sua presenza ed utilità, quando torniamo a casa la trattiamo come una collaboratrice, gli chiediamo di mettere la musica, di accendere e dosare le luci, di ascoltarci…
D: Quanto siamo lontani da un approccio etico e morale condiviso in modo universale?
R: Molte le nazioni, le religioni, gli imprenditori, le associazioni, i governi, che hanno sottoscritto questi accordi o che hanno dichiarato di essere intenzionati a farlo. Il mio impegno personale è quello di portare alla firma tutti, per assicurare un futuro etico e controllabile eticamente dell’IA e dei suoi algoritmi.
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