Napoli, la nascita della pizza Margherita

La Pizzeria Brandi, situata a Napoli in Via Sant’Anna di Palazzo 222, è considerata da molti la culla della pizza Margherita. La storia narra che nel 1889, in occasione di una visita a Napoli del Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia, il pizzaiolo Raffaele Esposito, su invito del capo dei servizi di tavola della Real Casa Camillo Galli, fu chiamato a Palazzo Reale per far degustare le sue pizze ai sovrani.

Esposito si presentò con tre pizze diverse: la Marinara con aglio, olio e origano, la Cosacca con mozzarella, pomodoro e prezzemolo e la Margherita, creata in onore della Regina, con mozzarella, pomodoro e basilico, i colori della bandiera italiana.

Si dice che la Regina Margherita abbia particolarmente apprezzato quest’ultima pizza, tanto da sceglierla come sua preferita. Da quel momento, la pizza Margherita divenne un simbolo culinario nazionale e la Pizzeria Brandi guadagnò fama internazionale come il luogo in cui era nata.

Antica Pizzeria Brandi: un luogo ricco di storia e tradizione

Fondata nel 1760, la Pizzeria Brandi è considerata la più antica pizzeria del mondo. Nel corso dei suoi oltre 260 anni di storia, ha ospitato personaggi illustri come Alexandre Dumas, Edoardo Scarpetta e Luciano De Crescenzo.

Ancora oggi, la Pizzeria Brandi è un luogo molto frequentato da turisti e napoletani che vogliono assaggiare la pizza Margherita originale. La pizzeria è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Gambero Rosso e il Certificato di Eccellenza di Trip Advisor.

Curiosità:

  • Nel 1989, per il centenario della creazione della pizza Margherita, la Pizzeria Brandi ha ricevuto una targa commemorativa dal Presidente della Repubblica Italiana.
  • Nel 2007, la pizza Margherita è stata inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

·       La pizza napoletana patrimonio UNESCO.  un traguardo storico per l’Italia Il 7 dicembre 2017, l’UNESCO ha ufficialmente riconosciuto l’Arte Napoletana del Pizzaiuolo come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Si è trattato di un traguardo storico per l’Italia, che ha celebrato la pizza come espressione culturale unica e simbolo dell’identità napoletana.

Cosa significa questo riconoscimento:

  • Riconoscimento del valore culturale della pizza napoletana: L’UNESCO ha riconosciuto la pizza napoletana non solo come un semplice alimento, ma come un’espressione culturale che racchiude storia, tradizione, saperi e identità.
  • Tutela delle tradizioni: L’iscrizione della pizza napoletana nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità ne garantisce la salvaguardia e la trasmissione alle generazioni future.
  • Promozione della cultura italiana: Il riconoscimento UNESCO ha contribuito a promuovere la cultura italiana nel mondo, valorizzando l’enogastronomia e le tradizioni napoletane.

Perché la pizza napoletana è patrimonio UNESCO:

  • Un’arte antica e complessa: La pizza napoletana vanta una storia antica e una tradizione consolidata, che si tramanda di generazione in generazione. La sua preparazione richiede maestria, esperienza e una profonda conoscenza degli ingredienti e delle tecniche di lavorazione.
  • Un elemento identitario: La pizza è un elemento centrale dell’identità napoletana e rappresenta un importante momento di convivialità e condivisione.
  • Un simbolo di cultura italiana: La pizza napoletana è diventata un simbolo dell’Italia nel mondo, apprezzata e imitata in ogni angolo del pianeta.

L’impatto del riconoscimento UNESCO:

  • Maggiore consapevolezza e apprezzamento: Il riconoscimento UNESCO ha contribuito ad aumentare la consapevolezza e l’apprezzamento per la pizza napoletana a livello globale.
  • Valorizzazione dei pizzaioli: I pizzaioli napoletani sono stati riconosciuti come custodi di un patrimonio culturale prezioso, assumendo un ruolo ancora più importante nella promozione e tutela della tradizione.
  • Impulso al turismo: Il riconoscimento ha dato un ulteriore impulso al turismo enogastronomico a Napoli, favorendo la crescita del settore e l’economia locale.

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