Viviamo nell’era del bisogno indotto, dove tutto ci viene proposto come utile ed indispensabile per il nostro benessere, la nostra salute, la nostra vita di tutti i giorni. Senza accorgerci che siamo completamente scollegati dall’ambiente che ci circonda, dalla Natura, dalle nostre emozioni. A volte non sappiamo più riconoscere e non sappiamo più scegliere quello che ci fa stare bene.
Spesso “buttiamo dentro” al nostro corpo qualsiasi cosa che pensiamo possa esserci utile per cibarci, pensando che questo sia un atto necessario per sopravvivere e per continuare a fare la vita spesso stressante che ci travolge. Non ci Nutriamo realmente.
Si va dal nutrizionista perché si vuole dimagrire, ottenere un peso forma, una buona forma fisica, o perché ci hanno detto che in caso di malattia, forse la “corretta alimentazione” può esserci di supporto.
Ma che cosa è realmente la Nutrizione e cosa significa nutrirsi, o come io, biologa nutrizionista, la intendo. Per me è Ascolto, Supporto e Sostegno.
La Nutrizione è sempre un cambiamento di stile di vita, un percorso nel quale si accompagna la persona ad ascoltarsi, a capire quali sono le sue necessità, soprattutto ad ascoltare il proprio corpo ed il suo essere, visto nella sua globalità.
Ognuno di noi è unico e irripetibile, ha le proprie inclinazioni ed i propri gusti, un suo modo di affrontare le situazioni che la vita gli pone davanti. Perciò è fondamentale avere un approccio individuale e ben disegnato sulla persona, a 360°.
Si inizia a piccoli passi: con l’ascolto della persona, con una approfondita anamnesi familiare, fisiologica, patologica, ma è anche necessario fare attenzione a cosa e come la persona ti racconta della sua vita. Di quello che il suo corpo sta esprimendo. La sua storia personale, le sue difficoltà, i suoi ritmi sonno/veglia, i suoi traumi non solo fisici, le sue aspettative.
Tener conto delle necessità generali di quel corpo e di quelle particolari esigenze, legate ai singoli momenti di vita.
I sistemi biologici sono sistemi aperti e come tali, continuamente in divenire. Perciò non possiamo basarsi su schemi statici, rigidi e ripetitivi.
Nella donna è facilmente evidente, ed è fondamentale quindi valutare le variazioni dovute alla presenza o meno del ciclo mestruale, lo stato funzionale degli organi, l’emotività, tutti parametri non standardizzabili che incidono in modo diverso in ogni donna. La nutrizione che si basa sulla fase ormonale, sulle modificazioni che avvengono nel suo corpo, la aiuterà ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé, scoprire quali saranno gli alimenti più utili nelle diverse fasi del ciclo mestruale e nella menopausa, seguendo il suo ritmo naturale.
Più in generale, insegnare a scegliere il cibo dando importanza non solo alla quantità di micro e macro-nutrimenti che introduco, ma soprattutto alla qualità, alla stagionalità, al colore del cibo, a come viene preparato, cucinato e composto nel pasto insieme ad altri alimenti. Spiegare che l’alimento avrà una diversa valenza, un diverso effetto nel nostro corpo a seconda se crudo o cotto e di come viene cucinato.
Organizzare i pasti in modo che diano piacere, insegnare a guardare il cibo, odorarlo, e assaporarlo, masticandolo bene e ascoltare cosa succede nella nostra giornata dopo un pasto disegnato per noi. Non solo per permettere al corpo di prepararsi a ricevere il cibo che abbiamo davanti, se salato, dolce, amaro, ma anche per riconoscere se quel cibo ci fa realmente stare bene e imparare a scegliere. Avrà un effetto diverso anche nei nostri stati d’animo e nella nostra energia.
È un percorso che ci sarà utile anche in altre situazioni e scelte che siamo portati a fare nella nostra vita: verso la libertà individuale di scelta libera su cosa ci fa stare bene.
Essere partecipi del nostro benessere, ridisegnare il nostro stile di vita, riprendere contatto con la Natura ed i suoi ritmi, ridare valore al tempo, alla passeggiata, alla chiacchierata, imparare a mangiare lontano da situazioni che ci disturbano e ci distraggono o che posso farci stare male, creando un ambiente sereno e tranquillo, spegnendo la TV, parlando con le persone che condividono il nostro cibo. Spesso consiglio di fare dei respiri profondi prima di iniziare a mangiare, per scrollarsi un po’ di dosso i pensieri e le preoccupazioni e ritrovare il piacere della condivisione. Proprio quelli che sono i principi base della nostra Dieta Mediterranea.
La Nutrizione come percorso di riconnessione con sé stessi e con l’ambiente circostante.
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