Una rete di Carità che abbraccia Torino

Non solo numeri del bilancio, ma volti, storie e speranza

C’è un’immagine che meglio di ogni parola racconta il significato della carità: un abbraccio. È quello che stringe, ogni giorno, volontarie e volontari, amici e sostenitori della Società di San Vincenzo De Paoli. Un gesto semplice, ma carico di significato, che prende forma concreta nelle pagine del Bilancio Sociale del Consiglio Centrale di Torino.

Numeri, sì. Ma soprattutto volti, storie, vite vissute. È la testimonianza viva di una missione che unisce: ascoltare chi è nel bisogno e agire con amore, dignità e rispetto. Un’opera corale fondata sul carisma del Beato Federico Ozanam, che affermava: “L’assistenza onora quando aggiunge al pane che nutre la visita che consola, la stretta di mano che ridona il coraggio perduto”.

Tutti loro costituiscono il bilancio invisibile che accompagna e permette la nostra opera sul territorio”, spiega Rodrigo Sardi, Presidente della ODV Società di San Vincenzo De Paoli Consiglio Centrale di Torino. Un bilancio che, nel 2024, ha sostenuto 2.783 famiglie – pari a 7.157 persone – con oltre 1 milione di euro in aiuti. Ma soprattutto una presenza costante, fatta di ascolto, vicinanza e progettualità. Il Consiglio Centrale di Torino della Società di San Vincenzo De Paoli raggruppa 57 gruppi locali definiti “Conferenze”.

I numeri della speranza

Con 622 soci e 350 volontari attivi, il Consiglio Centrale di Torino ha promosso interventi in diversi ambiti: educazione, lavoro, casa, dignità personale, senza mai dimenticare il valore di ogni singola relazione umana. In un’Italia dove quasi un ragazzo su dieci abbandona gli studi, la Fondazione Carlo e Maria Pia Ballerini ha donato 5.000 euro per aiutare 48 bambini ad affrontare l’anno scolastico con tutto il necessario.

Il progetto “Liberi di studiare”, sostenuto dal Politecnico di Torino, con 32.180 euro ha invece garantito percorsi universitari, gite scolastiche, doposcuola, mensa e trasporti a 18 giovani meritevoli, ma in difficoltà economica.

Sul fronte lavoro, nel 2024 sono stati attivati 5 contratti, 5 tirocini e 6 corsi di formazione, con il supporto di tre enti accreditati dalla Regione Piemonte. E grazie a questo impegno concreto, 135 persone sono riuscite a uscire dalla povertà. L’augurio per il futuro è di continuare: “A fare la differenza nella vita di chi ha bisogno alleviando, e in molti casi risolvendo, i loro problemi”, come sottolinea il Presidente Rodrigo Sardi che osserva: “Siamo stati un punto di riferimento per tanti offrendo sostegno materiale e spirituale, promuovendo iniziative di solidarietà e inclusione e testimoniando i valori del Vangelo attraverso le nostre azioni”.

Una missione di inclusione e di supporto che trova ogni giorno compimento grazie all’impegno di soci e volontari che, oltre alla distribuzione alimentare, – nel 2024 hanno consegnato 33.317 pacchi spesa – e ad aiuti economici di varia natura, hanno offerto loro stessi. Quella della Società di San Vincenzo De Paoli è una presenza costante che per molte famiglie seguite sul territorio si traduce in amicizia, supporto e incoraggiamento nei momenti difficili. Tutto questo grazie alla visita a domicilio: l’attività che da sempre contraddistingue la Società di San Vincenzo De Paoli. Al contrario della maggior parte delle altre Associazioni, che ricevono le persone presso un ufficio, sono proprio soci e volontari della Società di San Vincenzo De Paoli a recarsi periodicamente nelle case delle famiglie in difficoltà fino a sviluppare un rapporto amicale che abbatte le barriere.  È così che le persone vengono accompagnate fuori dalla condizione di povertà: con una vicinanza che è buon consiglio e incoraggiamento a migliorarsi sempre, a sviluppare quelle capacità che permettono di riconquistare la propria dignità e una posizione nella società civile, anche frequentando corsi di formazione per diventare più spendibili nel mondo del lavoro.

Una rete di Carità che diventa casa

L’emergenza abitativa è uno degli aspetti più critici del disagio sociale. La dignità e l’autonomia della persona è spesso messa a dura prova anche dall’impossibilità di sostenere i costi abitativi. Dinnanzi a tale difficoltà subentra il servizio di social housing. Le principali Conferenze che offrono questo aiuto sono Sant’ Ernesto di Candiolo e Beata Gabriella di Savigliano. 

La Conferenza Sant’Ernesto ha in gestione Casa Arietti, un lascito degli anni ‘70 dei coniugi Arietti, destinato a persone in difficoltà. Sono stati ricavati sei monolocali, oggi occupati da sei famiglie. La Casa Arietti è diventata un luogo di solidarietà e di incontro, dove persone in difficoltà trovano un tetto, un sostegno e un senso di appartenenza. Negli anni, la casa ha ospitato oltre 25 persone, offrendo loro un alloggio sicuro e dignitoso.

Oggi, la Casa Arietti è un luogo vivo e dinamico, dove si organizzano attività per tutte le età, dal gruppo di preghiera per gli anziani agli incontri per i bambini. Un luogo che non è solo rifugio, ma anche comunità viva, con momenti di preghiera, gioco, vicinanza.

Abito: la dignità si indossa

Tra i progetti più innovativi e partecipati c’è “Abito”, l’emporio solidale di via Santa Maria 6, dove chi è in difficoltà può scegliere autonomamente vestiti e beni di prima necessità. Nel 2024 sono stati distribuiti 50.384 capi, raggiungendo 1.330 famiglie e 3.304 beneficiari, grazie anche a 1.328 donazioni di vestiario, cresciute del 30,7% rispetto all’anno precedente.

Prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, oltre alla distribuzione di indumenti, le famiglie con bambini che iniziano la prima elementare ricevono uno zaino riempito con materiale di cancelleria. In Abito si forniscono, inoltre, prodotti per l’igiene personale, in particolare a persone senza fissa dimora.

Il numero dei volontari è salito da 22 a 80 e sono stati avviati anche i primi corsi di sartoria sociale, segno che l’iniziativa sta diventando un vero laboratorio di inclusione e crescita.

Energia, formazione e futuro

La povertà oggi passa anche attraverso le bollette. Per questo, insieme alla Fondazione Banco dell’Energia, sono nati due progetti: “Energia in periferia” e “Efficientamento domestico”, per un totale di 100.000 euro investiti. Hanno coinvolto 160 nuclei familiari e portato non solo supporto economico, ma anche percorsi di educazione al risparmio energetico con la figura dei Tutor per l’Efficienza Domestica. Il progetto “Efficientamento Domestico” è stata la novità del 2024. Cinque le Conferenze coinvolte, 60 i nuclei familiari, pari a 139 persone (beneficiari), 31.336,53€ spesi nella sostituzione degli elettrodomestici. L’iniziativa ha lo scopo di ridurre i consumi di luce e gas, sostituendo alcuni elettrodomestici maggiormente energivori per classe o per età, con altri a più basso consumo (migliore classe energetica).

Una carità che non conosce confini

Da 170 anni, la Società di San Vincenzo De Paoli è presente a Torino. Ma non si ferma ai confini della città: dal 1954, attraverso l’Opera speciale San Pio X, sostiene circa 570 monasteri di clausura, in Italia e all’estero, nati in contesti di grave povertà.

Una missione che continua

Grazie all’impegno di tanti uomini e donne iscritti alla Società di San Vincenzo De Paoli germogliano ogni giorno semi di bene in nome di servizio che ha il suo motto in “Serviens in spe” che significa “servire nella speranza”. Una visione che punta a promuovere la dignità e lo sviluppo integrale di ciascun individuo per costruire un futuro di giustizia e solidarietà, rafforzando il legame con la comunità e promuovendo un cambiamento positivo. Ogni giorno, nelle vie e nei quartieri di Torino, il volontariato della San Vincenzo è un abbraccio che solleva, una voce che ascolta, una mano che rialza.

Note:

Per maggiori informazioni è possibile consultare il bilancio sociale al link: https://www.sanvincenzotorino.it/wp-content/uploads/2025/06/3-BILANCIO-SOCIALE-2024.pdf

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