Venosa

Un viaggio nella storia, cultura e arte

Venosa, incastonata tra le colline della Basilicata, vanta una storia millenaria che si intreccia con culture diverse, lasciando un’eredità artistica di inestimabile valore.

Storia:

  • Le origini: Venosa vanta origini antichissime, risalenti all’età preistorica. I primi insediamenti risalgono al Paleolitico e al Neolitico, come testimoniano i resti archeologici rinvenuti nella zona.
  • I Romani: In epoca romana, Venosa divenne un importante centro culturale e commerciale, noto come Venusia. Qui nacque il poeta Orazio, a cui è dedicata la Casa Museo. La città romana era ricca di templi, terme, teatri e altri edifici monumentali, i cui resti sono ancora visibili oggi.
  • Il Medioevo: Durante il Medioevo, Venosa fu dominata da Longobardi, Normanni, Svevi e Aragonesi. Ogni dinastia ha lasciato la sua impronta sulla città, arricchendola di nuovi monumenti e opere d’arte.
  • Il dialetto venosino: Il dialetto venosino è ricco di parole e espressioni curiose, alcune delle quali derivano dal latino e dal greco antico.

Arte e cultura

  • Venosa è un vero e proprio scrigno di tesori culturali.
  • Il Museo Archeologico Nazionale ospita una ricca collezione di reperti archeologici, che raccontano la storia della città dalla preistoria al Medioevo.
  • La Cattedrale di Sant’Andrea, in stile romanico-pugliese, vanta un pregevole portale e un interno con affreschi e sculture.
  • La Chiesa di San Rocco, in stile barocco, è famosa per la sua cripta, dove si dice siano conservate le reliquie del santo.
  • Il Battistero di San Giovanni: La vasca ottagonale del battistero, risalente al VI secolo, presenta scolpite delle croci ottagone, simbolo che rimanda ai Templari e al loro presunto passaggio in città.
  • L’Abbazia della Santissima Trinità: All’interno dell’abbazia, si dice che sia conservato un antico manoscritto contenente segreti esoterici e formule magiche.
  • Il Castello Aragonese: Il castello, arroccato sulla collina che domina la città, è avvolto da un’aura di mistero.
  • La Grotta di Rapone: Situata nei pressi di Venosa, la grotta è famosa per i suoi graffiti preistorici, alcuni dei quali raffigurano figure antropomorfe con caratteristiche animalesche, che hanno alimentato speculazioni su presenze ultraterrene.
  • La città ospita diverse gallerie d’arte e musei, dove è possibile ammirare opere di artisti locali e di fama internazionale.
  • Tra le manifestazioni artistiche più importanti, da segnalare il Festival oraziano, che si tiene ogni anno nel mese di agosto.
  • Paesaggi mozzafiato: la città è immersa nella splendida cornice della Basilicata, con colline coltivate a vigneti e oliveti, boschi rigogliosi e panorami suggestivi.

Prodotti tipici enogastronomici: la cucina venosina è ricca di sapori e profumi, con piatti tipici come la pasta con i peperoni cruschi, l’agnello al tegame e i dolci a base di ricotta. Non perdete l’occasione di assaggiare i prodotti tipici locali, come l’olio extravergine d’oliva, il vino Aglianico del Vulture e il formaggio pecorino di Venosa.

Informazioni utili:

  • Come arrivare: Venosa è facilmente raggiungibile in auto, treno o autobus. La città è servita da un’autostrada e da una stazione ferroviaria.
  • Dove dormire: Venosa offre una vasta gamma di soluzioni di alloggio, per tutti i gusti e budget. Dagli hotel di lusso ai bed and breakfast, passando per gli agriturismi, c’è sicuramente la soluzione ideale per ogni viaggiatore.

La Venosa Card permette di accedere gratuitamente ai principali musei e monumenti della città e consente l’accesso a sconti su trasporti, ristoranti e negozi.

Venosa Esoterica: Un Viaggio Tra Misteri e Leggende

Venosa, la città di Orazio, non è solo un gioiello di storia, cultura e arte, ma nasconde anche un lato affascinante e misterioso, ricco di leggende e storie esoteriche che si intrecciano con la sua storia millenaria.

Leggenda e folclore:

  • La leggenda di San Donato: Secondo la leggenda, il santo liberò Venosa da un drago che terrorizzava la popolazione. Il drago sarebbe stato imprigionato in una grotta sotterranea, dove ancora oggi si dice si odano i suoi ruggiti.

Venosa è ricca di feste e tradizioni che si celebrano durante tutto l’anno. Tra le più importanti, c’è la Festa di San Donato, patrono della città, che si celebra ogni anno il 7 agosto con una processione solenne e un grande falò.

  • Il Carnevale di Venosa: Il Carnevale di Venosa è uno dei più antichi e sentiti d’Italia. Si svolge ogni anno in febbraio e marzo e attira migliaia di visitatori da tutta la regione. Le sfilate di carri allegorici, i costumi colorati e la musica tradizionale rendono questo evento un’esperienza davvero speciale.
  • Il fantasma del Castello Aragonese:
  • Si dice che il fantasma di Isabella d’Aragona, moglie di Federico II di Svevia, si aggiri ancora tra le mura del Castello Aragonese. La leggenda narra che la regina, tradita dal marito, fu imprigionata e poi uccisa nel castello, e il suo spirito inquieto non ha mai trovato pace.
  • Le streghe di Venosa: Si narra che in passato la zona di Venosa fosse abitata da streghe che si riunivano in luoghi segreti per celebrare i loro riti. Ancora oggi, alcuni credono che la presenza di queste figure magiche si manifesti in eventi inspiegabili e fenomeni paranormali.
  • Le mummie di Venosa: Nelle catacombe di Venosa riposano alcune mummie naturali, conservate grazie a particolari condizioni climatiche e geologiche. Tra queste, la più famosa è quella di “Berto”, un uomo vissuto nel VI secolo d.C., il cui corpo è ancora perfettamente integro dopo 1500 anni.
  • Il tesoro di Venosa: Secondo una leggenda, un immenso tesoro templare sarebbe nascosto nei sotterranei di Venosa. Si dice che i Templari, durante la loro fuga dalla Francia, abbiano nascosto in città le loro ricchezze, proteggendole con segreti e maledizioni.
  • Il fantasma di Orazio: Si dice che il fantasma del poeta Orazio vaghi ancora per le strade di Venosa, in cerca di ispirazione.

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