Uno spettacolo che promette molto, dopo il grande successo in Francia, arriva ora in Italia Bernadette De Lourdes, il musical, che nella produzione italiana vanta delle novità che renderanno la rappresentazione ancora più coinvolgente. Per un mese intero, dal 16 gennaio al 16 febbraio 2025 i cittadini, ma anche i pellegrini che sono incittà per il Giubileo, avranno la possibilità di farsi il dono di assistere ad un’opera veramente unica: gli interpreti sono di una bravura eccezionalee le musiche, nell’adattamento e traduzione ad opera di Vincenzo Incenzo, hanno veramente un eco celestiale. Ad accogliere lo spettacolo musicale è il palco del prestigioso Auditorium della Conciliazione, proprio sulla via che i pellegrini percorreranno per arrivare alla Porta Santa nella Basilica di San Pietro.
Un musical dal linguaggio moderno ed un universale, che racconta la storia della giovane ragazza francese, Bernadette Soubrinous, adatto veramente atutti: di tutte le età, sia credenti che non credenti, sia cristiani che di altre religioni. Lascia stupiti, infatti, come questo spettacolopenetri in profondità gli animi, anche e fortementequelli dei giovani.
SergeDenoncourt, regista ed autore del libretto, afferma: “Ho rifiutato per diverso tempo di occuparmi di questo spettacolo, perché non sono credente e la storia di Santa Bernadette non mi interessava affatto, ma poi Roberto Ciurleo, produttore dello spettacolo, mi ha chiesto di andare con lui a Lourdes e ho avuto accesso a qualcosa di incredibile: il quaderno scritto a amano dal commissario Jacomet, che all’epoca ha fatto l’inchiesta e tutti gli interrogatori di Bernadette. Ero molto affascinato, intanto, perché sono appassionato di storia, e poi, ho deciso di occuparmi dello spettacolo quando, agli “esperti” che mi erano stati presentati, ho domandato in quale punto Bernadette affermava di aver visto la Madonna e mi è stato risposto che non lo ha mai detto. La mia volontà è infatti raccontare la storia di questa bambina testarda, con un carattere molto forte,che ha visto qualcosa e nessuno le ha creduto. Mi è sembrato che questa storia fosse quella di tante bambine e bambini, di tanti adolescenti che vogliono credere a qualcosa e non c’è un adulto che li segue. Questa è quindi una storia di normalità; una storia bellissima che fa piangere e che fa anche ridere. Rimango stupito di come questa bambina nel 2024 ha portato milioni di pellegrini a Lourdes”. “Un aspetto suggestivo e caratteristico di Bernadette è il suo modo semplice di esprimersi-sottolinea ancora SergeDenoncourt.Non era infatti colta e parlava anche male lo stesso francese, tanto che quando le venne chiesto di dire cosa avesse visto, lei rispose con un termine occitano “Aquero”, che tradotto in italiano significa: “quella là”.
Nelle parole di Fatima Lucarini, produttore dell’edizione italiana, si capisce la grande dedizione a questa opera: “Ho incontrato a Lourdes proprio l’11 febbraio del 2018 Roberto Ciurleo edÉléonore de Galarde subito è nata la volontà di collaborare per l’edizione italiana del musical. È uno spettacolo unico, che tocca il cuore.Bernadette è una ragazza povera e con una malattia importante ed è per questo che noi abbiamo voluto rendere accessibile la rappresentazione anche ai poveri e ai disabili. Stiamo progettando qualcosa anche per fare in modo che le persone con disabilità uditiva possono comunque godere dello spettacolo qui con noi.Nel 2019 andai dal Cardinal Krajewsk e gli dissi: “non so come e non so quando, ma mi piacerebbe che tutti i poveri di Roma assistessero a questo spettacolo. Perché tutti abbiamo bisogno di speranza e questa rappresentazione da tanta speranza. Il mio sogno si è avverato, era anche una promessa che abbiamo fatto a papa Francesco quando ha ricevuto, e così il 14 faremo questo spettacolo dedicato e esclusivamente per i poveri. Abbiamo voluto divulgare questa notizia per comunicarvi la bellezza e l’intensità dello spettacolo, ma vorremmo che fosse una informazione di “sottofondo”, perché si sentano liberi”.
Riallacciandosi a queste parole Roberto Ciruleo fa un’affermazione semplice e al contempo di grande profondità: “La cultura non è un lusso, è importante come mangiare”.
Bernadette è interpretata dalla giovane e brava attrice napoletana Gaia di Fusco che racconta: “Inizialmente ero spaventata da questo ruolo, ma poi tutto è passato quando ho capito che Bernadette era una ragazza di 14 anni con le difficoltà che anche oggi ha qualsiasi adolescente. Aveva un carattere molto definito, molto forte. Tra l’altro era la più povera del paese e nessuno l’aveva degnata di uno sguardo o di una parola e improvvisamente, diventa il centro pulsante di una città. Questo ci insegna che anche le persone che inizialmente non vengono “viste”, hanno qualcosa da dire e alcune volte si tratta di qualcosa di molto forte ed importante. Il consiglio che do a tutti i giovani è di seguire proprio le impronte di Bernadette e non farsi intimorire da quello che succede intorno se si crede veramente in qualcosa”.
Bernadette de Lourdes, il musical è stato inserito negli eventi del Giubileo e, per la sua qualità artistica, il prossimo anno andrà a Broadway.
Lo spettacolo, dopo Roma, proseguirà le tappe italiane e sarà: l’8 marzo al Teatro PalaPartenope di Napoli, il 15 e il 16 marzo al Teatro Team di Bari e il 28, il 29 e il 30 marzo al Teatro Alfieri di Torino.
L’11 febbraio 1858 Bernadette Soubirous, una ragazzina di 14 anni, si trovava vicino alla grotta di Massabielle, lungo le rive del fiume Gave. È qui che, per la prima volta, vide una Signora vestita di bianco, un’apparizione che susciterà incredulità e dibattiti. Da questo evento prende avvio la storia di Santa Bernadette.
Centosessant’anni fa, Bernadette viveva in condizioni di estrema povertà. La sua famiglia abitava nel cachot, un’ex prigione. Soffriva di asma e non aveva avuto la possibilità di imparare a leggere o scrivere. L’11 febbraio 1858, la sua vita cambiò per sempre. Uscita a cercare legna, un improvviso soffio di vento attirò la sua attenzione verso la grotta di Massabielle. Fu allora che vide una Signora vestita di bianco. Bernadette la descrisse così: “Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura azzurra e una rosa gialla su ciascun piede, dello stesso colore della catena del suo rosario”. Nei cinque mesi successivi, la giovane ebbe 18 apparizioni della Signora, che alla fine si presentò come l’Immacolata Concezione. Durante le apparizioni, Bernadette compì gesti inusuali, come scavare con le mani nella terra della grotta per scoprire una sorgente d’acqua fangosa con cui si lavò il viso.
Il 2 marzo, la Signora le chiese: “Vai a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella.”
Questi eventi destarono grande scalpore, spingendo il Vescovo di Tarbes a formare una commissione d’inchiesta composta da sacerdoti e uomini di scienza. Bernadette dovette affrontare lunghi e impegnativi interrogatori sia da parte delle autorità civili che ecclesiastiche. Era una visionaria? Una bugiarda? Una manipolatrice? Nonostante la giovane età, Bernadette rispose con serenità e determinazione, dimostrando una forza d’animo che convinse la commissione e il Vescovo. Nel 1862, fu dichiarato che le apparizioni avevano “tutte le caratteristiche della verità” e che i fedeli potevano considerarle autentiche.
Il 4 luglio 1866, Bernadette lasciò Lourdes per entrare nella Congregazione delle Suore della Carità a Nevers. Nel 1867, emise i voti religiosi e iniziò a prendersi cura degli ammalati presso l’infermeria del convento. Anche lei, però, soffriva a causa di una grave malattia polmonare che la accompagnò fino alla morte, avvenuta il 16 aprile 1879, all’età di 35 anni. Le sue ultime parole furono: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per me.”Nel 1933, Papa Pio XI la canonizzò per l’esemplarità della sua vita religiosa. Oggi il suo corpo riposa nella cappella delle Suore della Carità a Nevers.
Dopo la morte di Bernadette, Lourdes è diventata uno dei principali luoghi di pellegrinaggio mariano per i cristiani di tutto il mondo, attirando ogni anno milioni di fedeli, tra cui molti italiani.
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