Questa mattina, 26 aprile 2025, sul sagrato della Basilica di San Pietro si è svolta la Messa Esequiale di papa Francesco.

Ad accogliere il feretro Cardinali e Vescovi seduti sulla sinistra della Basilica, mentre sul lato destro molti leader politici di diversi Paesi del mondo.

Presente il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla sua consorte e il nostro Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Sul Braccio di Carlo Magno eravamo in moltissimi, tra giornalisti e operatori di diversa nazionalità per effettuare fotografie e riprese video. Sul lato opposto invece, ossia sul Braccio di Costantino, erano posizionate autorità e dipendenti vaticani che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Bergoglio.
Nelle prime ore della mattinata la Piazza è andata via via riempendosi, fino a non riuscire più a contenere i fedeli, che si sono quindi disposti lungo tutta via della Conciliazione.
Alle ore 10, dopo la recita del Santo Rosario in modo collegiale, grazie agli altoparlanti posti in tutta la Piazza, aperto il tendaggio rosso porpora posto innanzi alla porta centrale della Basilica, dall’interno, in processione, è stato accompagnato il feretro e deposto sul sagrato della Basilica di San Pietro.

Monsignor Diego Ravelli, Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie assieme a Don Daniel Pellizzon, segretario di papa Francesco, ha posto il Vangelo sopra la bara di papa Francesco.
A presiedere la Concelebrazione è stato il Decano del Collegio Cardinalizio, l’Em.mo Card. Giovanni Battista Re, che nella sua omelia ha ricordato come il filo conduttore della missione di Bergoglio è stata la convinzione che la Chiesa è una casa per tutti, con una particolare attenzione per i rifugiati, i profughi e i poveri.

Al termine della celebrazione il feretro, rientrando nella Basilica Vaticana, è stato poi messo sulla papamobile che papa Francesco usò in occasione del suo viaggio in Messico nel febbraio del 2016 e che poi, il Messico stesso donò al Vaticano in occasione del 25° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Messico e Santa Sede nel 2017, come ha spiegato, a noi vaticanisti, la bravissima Valentina Alazraki, Decana dei Vaticanisti, che ha seguito tutti i viaggi papali da Giovanni Paolo II ad oggi.

Al termine del tragitto dalla Basilica di San Pietro alla Basilica di Santa Maria Maggiore, il feretro di papa Francesco è stato disposto in sepoltura come egli stesso aveva chiesto nel suo testamento.

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