Ipotesi di una situazione realistica?

Ipotesi di una situazione realistica?

Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa è oramai a gran voce acclamato come prossimo papa, il successore di Francesco. Proprio Papa Bergoglio vorrebbe il Patriarca di Gerusalemme come suo successore, affinchè percorra fedelmente le sue orme e faccia così un “secondo pontificato bergogliano”.

Eppure non viviamo un tempo di Sede Vacante e Papa Francesco e vivo e in salute, ringraziando Nostro Signore. 

E allora perché ci sono una gran quantità di siti che a giorni alterni pubblicano sui social la notizia della morte di Papa Francesco con tanto di emoji con la lacrimuccia? E perché queste voci insistenti sul fatto che Papa Francesco abbia “scelto” il suo successore e stia facendo opera di persuasione con i Cardinali votanti?

Se fosse vero che Papa Francesco abbia designato il suo successore e stia orientando il Collegio Cardinalizio in questo senso, potrebbe anche non sconvolgere più di tanto, guardando a quella che è la cifra del suo pontificato.

Ma piuttosto una riflessione la vorrei fare sui “candidati” di Papa Bergoglio in base ovviamente a quelle che sono le considerazioni di chi ne sa più di me. Ammesso e non concesso che abbia “scelto” il Cardinale Pizzaballa come suo successore al Soglio Pontificio, nonostante la limpidezza di questo porporato, sembra creino  perplessità diversi punti. In primo luogo avremmo ancora una volta un papa religioso. E quindi dopo un gesuita avremmo un francescano. Secondo poi Sua Eminenza Pizzaballa è un conoscitore profondo della Terra Santa, è nato per accudire e accompagnare questa martoriata terra, ma non si può sicuramente dire (come mi riferiscono) che abbia una conoscenza né a livello internazionale e neanche della Curia di Roma. Oltretutto è molto giovane, il che potrebbe far pensare ad un lungo pontificato, che sarebbe di buon auspicio, ma immaginiamo come potrebbe vivere la Terra Santa una elezione del suo Patriarca, che le verrebbe strappato e inevitabilmente “gettato” a gestire tante e tali questioni che non potrebbe dedicare ad essa tutta la sua attenzione, inoltre in un momento così tanto atroce. 

Probabilmente tutto ciò non sarà preso sotto gamba dai Cardinali elettori. Ma riflettiamo anche sul fatto che, prima ancora che si parlasse di questa cordata in favore di Pizzaballa da parte dello stesso pontefice regnante, erano insistenti le voci secondo cui Papa Francesco stesse “sponsorizzando” come suo successore il Cardinale Matteo Zuppi. Anche in questo caso mi dicono che si possono porre delle perplessità. Infatti anche il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, come il Cardinale Pizzaballa è un fervente uomo di Chiesa, leale a affidabile, ma almeno due potrebbero essere le perplessità per i cardinali che, sotto eventuale indirizzo di Papa Francesco, dovessero pensare di eleggere Zuppi. Intanto sarebbe proprio troppo palese che starebbero eseguendo le “istruzioni” del papa “uscente”, in quanto Papa Francesco, sovvertendo il protocollo, ha inviato il Cardinale Matteo Zuppi in tutti i luoghi sensibili che di consueto vedono la presenza istituzionale del Segretario di Stato Vaticano. Secondo poi, il Cardinale Matteo Zuppi, e non è un mistero per nessuno, è fortemente legato alla Sant’Egidio. Per cui nasce spontanea la domanda: “come potrebbe essere libero di compiere i doveri di Papa della Chiesa universale?”  Non per la Sant’Egidio in sé, per carità, ma qualunque fosse l’organo missionario, caritatevole, associativo o quant’altro a cui un candidato papa potrebbe essere legato, necessariamente dovrebbe dettarne la sua “cancellazione” dalla posizione di papabile. 

Fin qui ho riportato il fermento di voci che ruotano intorno e all’interno del Vaticano e che si fanno sempre più insistenti su queste due “scelte” di Papa Francesco. 

Ad ogni modo vorrei adesso affrontare il secondo punto. Perché si proclama così insistentemente la morte di un pontefice che è vivo e in salute? e perché più di tante persone aspettano la sua dipartita? Lo stesso Papa Francesco ne è consapevole e lo ha anche dichiarato, sostenendo che mentre era ricoverato in ospedale, molti, anche all’interno dello stesso Vaticano, pregavano per la sua morte.

Non potendo ovviamente fare alcun tipo di previsione su quali e quanti potrebbero essere i motivi che conducono a ciò, l’unica cosa che oggettivamente e obbiettivamente possiamo fare è tracciare i caratteri salienti di questo pontificato, che ci fa pensare a Papa Francesco come al “Papa della prima volta”. Nel senso che lui per la prima volta ha compiuto delle scelte che talvolta possono essere state vissute anche in maniera critica dalla Chiesa stessa e dai fedeli.

Analizziamo per grandi linee alcune di queste “prime volte”.

Iniziamo proprio dal primo saluto che Bergoglio rivolge alla folla di Piazza San Pietro, dopo la sua elezione al Soglio Pontificio. Le sue prime parole sono state: “buona sera”. 

Ha poi mantenuto questo “amichevole” modo di esprimersi con i fedeli nei tanti: “buon pranzo” al termine degli Angelus. 

Passando ad un altro aspetto peculiare di Papa Francesco, possiamo pensare alla sua “riforma dei media vaticani” e alla sua completa indipendenza nella decisione di rilasciare interviste e di quali giornalisti frequentare più di altri; il suo essersi recato personalmente in uno studio televisivo e le dichiarazioni che rilascia in talune interviste, che siano esse per testate giornalistiche o destinate a libri.

Ancora si può annoverare un’altra “prima volta”. Papa Francesco è il primo pontefice a non aver voluto soggiornare negli Appartamenti Papali scegliendo di vivere a Casa Santa Marta.

Possiamo poi parlare di un aneddoto che abbiamo trovato citato ovunque poco dopo che accadde: quando Papa Francesco interruppe una Udienza in Aula Paolo VI per prendere il telefono cellulare e rispondere ad una telefonata.

Non possiamo non parlare poi della benedizione alle coppie gay, seppure una benedizione breve. Parlando di questo tema ricordiamo inoltre un’affermazione di Papa Francesco che è stata ripresa da tutti i media e dai social secondo cui Papa Bergoglio disse che si tratta di ipocrisia quando ci si scandalizza per la benedizione alle coppie omosessuali mentre nessuno dice nulla “se benedico un imprenditore che sfrutta la gente”. 

Queste sono solo alcune delle peculiarità del pontificato bergogliano. Che possano essere queste ad aver innescato il pesante malcontento?

Non ci è dato saperlo!

Tutti noi auguriamo a Papa Francesco, controcorrente rispetto alle insistenti voci che ci hanno portato a queste riflessioni, di rimanere in salute e di non dare le dimissioni, cosa che tra l’altro lui stesso ha più volte dichiarato di non voler fare.

Ma secondo persone “bene informate” sembra che presto avremo un nuovo Pontefice e probabilmente sarà o il Cardinale Pierbattista Pizzaballa o il Cardinale Matteo Zuppi. 

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