L’anima di Impronte

IMPRONTE è un giornale di approfondimento culturale che vuole essere genesi di un umanesimo integer/ purus/ incorruptus che porti alla luce il Kainòs (nuovo) intellettualmente brillante e moderno.

I nostri articoli portano la firma di illustri professionisti, i quali, ognuno nel proprio ambito, ci donano di volta in volta preziose argomentazioni fonte di interesse e spunto di riflessione.

Gli argomenti che si trovano sulle nostre pagine riguardano la cultura nelle sue molteplici sfaccettature.

Ciò che ci guida è la grande passione e la meraviglia del pensiero umano, che prende forma nel Creato, attraverso l’armonia, la policromia e la polifonia della scrittura.

Avendo il privilegio di non dover lottare contro Kronos tiranno e potendo invece intrattenerci con l’amico Kairós, noi di IMPRONTE ci concediamo il piacere di dedicarci a notizie e opinioni che spesso non trovano il giusto spazio sulle altre testate giornalistiche, che devono invece fare i conti con le lancette dell’orologio che corrono veloci. Difatti noi non rincorriamo il quotidiano, per lasciare spazio alla quieta riflessione su temi di attualità e non intendiamo competere con i social media che sfornano informazioni in tempo reale, spesso non verificate e non verificabili. 

Ci presentiamo ufficialmente, con l’auspicio che anche i colleghi ed amici giornalisti possano guardare a noi come a compagni di viaggio, piuttosto che come ad antagonisti o concorrenti.

Negli articoli che trovate sulle pagine di IMPRONTE si trattano tematiche di interesse su cui potersi soffermare nell’immediato, ma che è possibile anche ritrovare nel nostro archivio.

Il leitmotiv che guida e rende armonico il nostro lavoro è l’amore per la Chiesa: la Chiesa Universale di cui noi ci sentiamo profondamente figli. E il sostegno alla Santa Sede nella sua missione evangelizzatrice e pacificatrice nel mondo nutrirà il sentire e la cultura che ci guidano nei nostri pensieri e negli scritti.

Chi vi dà il benvenuto con queste righe è il Direttore di IMPRONTE, Martina Luise, che da trent’anni è vaticanista e continuerà a professare la Fede in quanto intimamente innamorata del bello e della sua splendente e sempre viva luce: la nostra radice, la nostra cultura, la nostra natura e quindi la nostra vita.

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