
Foto Vatican Media
Il 7 maggio si apre il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Questa è la data che i Cardinali hanno designato nel corso della quinta Congregazione generale, tenuta nella mattina di oggi 28 aprile.
Nel pomeriggio di questo ultimo lunedì di aprile, all’interno della Basilica Vaticana, si è svolta la Celebrazione Eucaristica nel terzo giorno dei Novendiali, presieduta dall’Em.mo Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma. Nell’omelia che ha pronunciato durante questa Santa Messa ha toccato punti che lasciano ampi spazi di riflessione.
Le parole di Sua Eminenza confermano le esigenze che reputo, da vaticanista e da studiosa di storia della Chiesa, fondamentali per la scelta che i Signori Cardinali Elettori devono fare per eleggere il nuovo Pontefice. Guardando con profondità al momento storico che il mondo sta vivendo infatti ora si ha veramente bisogno di un Pontefice che sappia essere una guida e un punto formo per i fedeli. Mai come in questi anni c’è una promiscuità tra chi crede ma dice di essersi perduto e coloro che, nella pratica operano da non credenti, dicendo convintamente di essere credenti. È innegabile che ci sia veramente troppa confusione, troppa di quella cosiddetta “fluidità”, che, in questo caso, fa rima con “mescolanza, miscuglio” dell’identità religiosa, di fede e dello stesso valore della vita umana.
Per tutti questi motivi auspico che i Signori Cardinali elettori, compresi i “neo” creati, comprendano il bisogno delle persone, dei fedeli di trovare una guida che porti la luce nelle vite di ciascuno, che abbia la capacità di dialogare con serenità e con affabilità, pur mantenendo la fermezza necessaria. Che abbia un eloquio semplice, ma al contempo serio, affabile e chiaramente comprensibile. Un pontefice che abbia la capacità di parlare a tutti, senza complicare i concetti, ma con chiarezza e donando sempre la sensazione che si ha di fronte un vero Padre, che ha cura di ciascuno di noi.
Sarebbe pertanto molto auspicabile, per la Chiesa Universale e per il mondo, che la scelta dei Cardinali elettori, ricada su di un Cardinale che abbia in sé il sorriso accogliente e sapiente che ricorda Papa Luciani, la grande finezza intellettuale di Paolo IV, lo sguardo profondo di Giovanni Paolo II e la pacatezza di Giovanni XIII.
Non sto parlando di un uomo perfetto che esiste solo nella mia immaginazione. Tra i Cardinali c’è la persona che incarna pienamente tutto ciò. Basterebbe che i Signori Cardinali aprissero i cuori e le menti e non avrebbero nessuna difficoltà a riconoscerlo.
È infatti indispensabile, probabilmente ora più che mai, che venga eletto un Pontefice che conosca molto bene il compito che si trova ad affrontare, che conosca anche molto bene i fratelli Cardinali e che, consapevole della complessa situazione internazionale, non peculiare di un solo pezzo di mondo, sappia con misura e correttezza gestire ogni situazione. C’è bisogno di un Pontefice che sia sapiente e pacato, che non sia legato ad un unico ordine religioso, per essere così veramente e liberamente il Papa della Chiesa Universale e, proprio per questo, abbiamo tutti bisogno di un Pontefice che non sia legato o propenda, in particolare per un singolo movimento, associazione o ente. È necessario, inoltre, che il Papa che verrà eletto, sia un Cardinale che non scada nel populismo, perché in questo modo minerebbe la struttura stessa della Madre Chiesa. Il Cardinale che verrà eletto come nuovo Papa deve essere un uomo corretto, che non dia spazio agli eccessi, che non si conceda arbitrariamente, che riconosca le competenze di ciascuno e che rimanga saldo nelle sue convinzioni, così da non destabilizzare i fedeli, i collaboratori e gli stessi Cardinali.
Il nuovo Pontefice della Chiesa Universale è indispensabile che sia un Cardinale con solida conoscenza della Chiesa tutta e delle convenzioni, interne ad Essa e di quelle diffuse in ogni Paese del mondo, così da tenere sempre una posizione rispettata da tutti e non creare inasprimenti con nessuno.
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