Nel libro di Orazio La Rocca l’attualità del Papa comunicatore

In occasione del ventennale della morte di Giovanni Paolo II, il giornalista Orazio La Rocca scrive un libro in cui ritrae alcuni dei tratti fondamentali del grande Papa, che rendono il suo ricordo indelebile a attualissimo. Si mettono in evidenza infatti la forte lotta che Papa Wojtyla intraprese verso la guerra e congiuntamente il profondo impegno che Egli rivolse al dialogo interreligioso.
In Wojtyla, i giorni dell’addio, edito Piemme,l’autore porta alla memoria quei momenti indimenticabili in cui l’intero mondo, fedeli e non fedeli, si fermò per la scomparsa del Grande Uomo di Dio.
“Per scrivere questo libro – afferma Orazio La Rocca- mi sono buttato a capo fitto nei ricordi, nella mia esperienza e nei miei appunti per raccontare una figura che si deve continuare a studiare, come tutte le figure imponenti che hanno servito il mondo la Chiesa e il mondo.

Ad esempio, faccio un piccolo inciso, ora, per merito di Papa Leone XIV, stiamo riscoprendo la figura di Papa Leone XIII, cui si deve l’attenzione al tema del lavoro e dei lavoratori. Va tenuto ben a mente che questa attenzione al mondo del lavoro Leone XIII la mostrava oltre un secolo fa.
Questo lo dico per sottolineare quanto sia importante non dimenticare il cammino dei Pontefici nella storia”.
Alla mia domanda che concerne il motivo per cui questo libro viene presentato in questo momento, lunedì 23 giugno 2025 alle ore 18 presso la libreria San Paolo, in via Della Conciliazione 16 a Roma, l’autore risponde: “per rispetto del tempo che abbiamo vissuto, iniziato con il ricovero di Francesco, la sua morte e il Conclave. Con l’editore avevamo deciso di fare la presentazione il 2 aprile, ma quando si cominciò ad intravedere la situazione fragile di salute di Francesco, decidemmo di attendere almeno dopo il ricovero ospedaliero, in quanto ci sembrava fosse poco elegante farlo in quel frangente, in cui stavamo tutti pregando per lui. Così c’è stato un primo slittamento della presentazione. Avevamo poi deciso di tenere la presentazione il 5 maggio, ma tutto è precipitato e Francesco ci ha lasciato.
Abbiamo dunque deciso che avremmo presentato il libro dopo la conclusione del Conclave e, quindi, quando avremmo avuto il nuovo Pontefice”.
“Ho voluto scrivere questo libro – prosegue Orazio La Rocca – con il desiderio che dopo vent’anni si accendano ancora i riflettori su questo pontificato, durato quasi ventisette anni, che presenta molti aspetti ancora fortemente attuali.
Giovanni Paolo II è stato infatti il Pontefice del dialogo interreligioso, il Pontefice che da giovane combatté il nazismo e che, poi, fu una spina nel fianco del comunismo sovietico. Ricordiamo che quando fu eletto Mosca si preoccupò.
E, inoltre, fu forte il Suo richiamo alla pace e la condanna alla guerra”.
“Ho voluto dare un taglio particolare a questo mio libro- sottolinea ancora il giornalista- attraverso la presenza della Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, Perché Papa Wojtyla è stato il pontefice che ha battuto tanti muri ed è stato il fautore del dialogo interreligioso ed è il primo Papa che è entrato in una Sinagoga.
Giovanni Paolo II ha anche avuto il coraggio di citare nel Suo testamento il Rabbino di Roma.
Ci sono molti aspetti da riportare alla mente che possono dare un grande contributo in questo momento in cui la pace viene meno in molte parti del mondo. Per questo motivo ho voluto inserire il Rabbino Di Segni, l’erede spirituale di Toaff”.
“Il libro – spiega l’autore Orazio La Rocca – è proprio un racconto giornalistico che racconta gli ultimi due mesi di vita del grande Papa Santo, dagli ultimi ricoveri al funerale presieduto dall’allora cardinale Joseph Ratzinger, il futuro Benedetto XVI.
Ho scelto di affidare l’inizio di questo libro alle analisi di una figura come Liliana Segre, la senatrice a vita, che parla appunto del rapporto tra Wojtyła e il mondo ebraico, che è argomento fortemente di attualità. Alle riflessioni di Lucio Caracciolo, uno dei più grandi esperti di geopolitica attualmente in circolazione, direttore di Limes, ho riservato tutto il discorso circa la geopolitica mondiale alla luce proprio de dei richiami alla pace. E poi mi ha onorato anche l’allora sindaco di Roma, Walter Veltroni, delle sue memorie. Fu lui infatti a vigilare sul buon funzionamento della macchina organizzativa in occasione dei solenni funerali di Wojtyla ai quali parteciparono quattro milioni di persone, che si riversarono nelle vie di Roma intorno al Vaticano.”
“Questo mio libro vuole mettere in luce alcuni dei tanti punti focali del pontificato di Giovanni Paolo II come: il dialogo religioso, l’appello alla pace, l’abbattimento dei muri, la politica, con la P maiuscola, intesa come servizio agli ultimi. Le mie pagine contengono molti inediti
Con me a delineare, sotto taluni aspetti, il profilo di papa Giovanni Polo II, colui che ha condotto la Chiesa nel terzo millennio, saranno il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione per la Causa dei Santi; Andrea Tornielli, Direttore Editoriale dei Media Vaticani e Riccardo Di Segni, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma. Modererà la presentazione Enzo Romeo, vaticanista del TG2”.
Mi associo, come fedele, come vaticanista e come Direttore Responsabile di Impronte.eu alla profonda motivazione personale dell’autore, Orazio La Rocca, nel voler mantenere viva la memoria di un Papa fondamentale per l’umanità.
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