23 Aprile 2024, n Via di Fioranello 186 – Roma
Prende vita l’ambizioso progetto fortemente voluto dall’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, posta sotto la tutela ed il coordinamento del Ministero della Giustizia – Sezione di ROMA.
Il progetto, che si realizza grazie alla cooperazione con il Tribunale di Roma e della procura della Capitale, si prefigge lo scopo di coinvolgere tutte FF.OO. FF.PP.FF.AA che concorrono a garantire la sicurezza la Difesa e l’ordine pubblico, e anche le Associazioni del territorio, che con i loro ideali abbracciano gli stessi principi di rispetto, legalità e giustizia su cuil’ANPPE fonda il suo statuto.
Il luogo dove nasce il “Borgo della Legalità” è una grande struttura in disuso da diverso tempo confiscata alle mafie organizzate.
Sono state consegnate oggi simbolicamente al Presidente, al responsabile organizzativo dott. Luigi Zaccaria ed agli operatori dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria di Roma le chiavi di una struttura che accoglierà tutte quelle realtà sociali che si ispirano al decalogo della legalità.
Oggi il “Borgo della Legalità” “prenderà una nuova vita – afferma il dottor Zaccaria -grazie al duro lavoro di manutenzione strutturale e ripristino locali che stiamo portando avanti con i nostri volontari, coadiuvati dai volontari di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo – Gruppo Roma 1 ODV- coordinati dal Presidente Carmine De Santis.L’obbiettivo del progetto è quello di realizzare nella città di Roma una struttura unica che possa ospitare attività di volontariato e sociali di ogni ordine e grado, attività di sostegno alle fasce meno abbienti, sportello Donna per i reati di femminicidio, iniziative sportive, ludiche e formative che volgono a migliorare l’educazione del bene comune e sensibilizzare l’utenza all’alto valore dei principi di solidarietà e rispetto fondamentali dell’essere umano e quanto sia fondamentale la collaborazione tra Istituzioni, Enti Locali e cittadini per il raggiungimento di una società più equa e solidale.Oggi possiamo dire che – conclude il dott. Zaccaria – l’associazionismo delle forze dell’ordine porta con sé un grande know-how che nasce dai tanti appartenenti ai diversi corpi di Polizia e che non va disperso, ma deve diventare una risorsa anche dopo che si è esaurita la loro esperienza lavorativa con la quiescenza “oggi qui nasce la POLIZIA DELLA SOLIDARIETA”.
Possiamo asserire che lo Stato dimostra così di esserci, togliendo al malaffare il frutto del suo operato e rendendolo ai cittadini.
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