Ceri

Un gioiello arroccato sul tufo, tra storia, curiosità e aneddoti

Ceri, un borgo medievale incastonato tra le verdeggianti colline del Lazio, a circa 40 chilometri a nord di Roma, si erge maestoso su un affioramento di tufo, dominando il paesaggio con la sua forma inconfondibile. La sua storia millenaria si intreccia con le leggende e le tradizioni locali, rendendolo un luogo ricco di fascino e mistero.

Un tuffo nella storia:

Le origini di Ceri si perdono nella notte dei tempi. Si presume che il suo nome derivi da “Caere”, un’antica città etrusca che sorgeva nelle vicinanze. Nel corso dei secoli, il borgo è stato abitato da diverse popolazioni, dai Romani ai Bizantini, fino ai Normanni. Ogni civiltà ha lasciato la sua impronta, arricchendo il patrimonio storico e culturale di Ceri.

Cosa vedere:

  • Il borgo medievale: passeggiando per le strette viuzze del borgo, si possono ammirare le antiche case in tufo, le botteghe artigiane e i palazzi signorili.
  • Il castello: costruito nel XII secolo, il castello offre una vista panoramica mozzafiato sul territorio circostante.
  • La chiesa di Sant’Anastasio: risalente al XII secolo, conserva affreschi di pregevole fattura.
  • Il Museo Civico Archeologico: ospita una ricca collezione di reperti archeologici provenienti da Ceri e dal suo territorio.

Ceri è un luogo ideale per gli amanti della storia, della natura e delle tradizioni. Il suo fascino senza tempo e la sua atmosfera suggestiva conquistano ogni visitatore.

  • Un luogo di fede: Ceri è un luogo di grande devozione mariana. La chiesa principale, dedicata alla Madonna delle Grazie, custodisce un’immagine sacra molto venerata. Ogni anno, in occasione della Festa della Madonna, il borgo si anima di processioni e festeggiamenti.
  • Eventi: Ceri offre un ricco calendario di eventi durante tutto l’anno, tra sagre paesane, feste religiose e manifestazioni culturali.
  • Enogastronomia: La cucina locale è tipica del Lazio, con piatti a base di pasta fresca, carne e verdure. Tra i prodotti tipici, da non perdere l’olio extravergine d’oliva e il vino Cesanese del Piglio.
  • Natura: Il territorio circostante Ceri è ricco di sentieri escursionistici e percorsi ciclabili, ideali per gli amanti del trekking e della mountain bike.

Curiosità e aneddoti:

  • Un nome che evoca leggende: Il nome “Ceri” deriverebbe dal termine latino “Ceres”, dea romana dell’agricoltura, a cui il borgo era probabilmente dedicato.
  • Un borgo fantasma: Nel 1881, un terremoto distrusse gran parte di Ceri, costringendo gli abitanti ad abbandonarlo. Per alcuni anni, il borgo divenne un vero e proprio borgo fantasma, fino a quando, all’inizio del Novecento, iniziarono i lavori di ricostruzione.
  • Un museo a cielo aperto: Passeggiando per le strette vie di Ceri, si ha l’impressione di immergersi in un museo a cielo aperto. Ogni angolo racconta una storia, ogni pietra conserva un segreto. Le case arroccate sul tufo, i vicoli fioriti, le piazze suggestive, tutto contribuisce a creare un’atmosfera magica e fiabesca.

Ceri oggi:

Oggi, Ceri è un borgo rinato, che ha saputo conservare il suo fascino antico pur aprendosi al turismo. Passeggiando per le sue vie, si possono scoprire botteghe artigiane, ristoranti tipici e accoglienti bed and breakfast. Il borgo è inoltre un punto di partenza ideale per escursioni nella natura circostante, immersi nel verde dei boschi e dei campi.

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